Caffè all’olio extravergine: la nuova linea di Starbucks
Caffè all’olio extravergine: la nuova linea di Starbucks
Rossella Ardizzone 14 Marzo 2023Starbucks sceglie l’Italia come Paese apripista per lanciare Oleato, la nuova bevanda al caffè che unisce i chicchi di arabica all’olio extravergine di oliva. Il colosso ha scelto l’olio dell’azienda siciliana Asaro di Partanna, nella Valle del Belice, per la sua nuova linea. L’abbinamento fra olio e caffè sembra bizzarro, ma è il frutto di un’idea di Howard Schultz, Ceo di Starbucks che, durante un recente viaggio in Sicilia si sarebbe ispirato ad un’usanza locale. Le notizie su quale sia l’usanza sono contrastanti, c’è chi pensa all’abitudine di consumare un cucchiaio al giorno di olio extravergine e chi ipotizza l’aggiunta dell’olio al caffè. Il mistero aleggia, visto che quesa consuetudine risulta sconosciuta, ma forse qualche lettore ci può aiutare.
L’intenzione è trasformare il rituale della tazzina in una nuova esperienza per regalare ai consumatori vellutate sensazioni di sapore. La nuova linea denominata Oleato ha ben sei formule fra cui due leggermente alcoliche. Oltre alla versione base Oleato caffè latte with oatmilk, la lista che viene presentata ai tavoli comprende: Oleato golden foam cold brew, Oleato deconstructed, Oleato iced cortado, Oleato golden foam espresso Martini e Iced shaken espresso. Il risultato è che latte macchiato, infusi freddi ed espressi vengono arricchiti dalle note nocciolate, con sapori leggermente dolci, burrosi e rotondi dell’olio extravergine di oliva che sembra abbinarsi alle note morbide e cioccolatose dell’arabica, donando all’infusione del caffè Starbucks con l’olio evo Partanna una texture vellutata.
Incuriosita sono andata in piazza Cordusio a Milano per assaggiare Oleato golden foam cold brew. Netta la stratificazione tra il caffè e la ‘golden foam’, cioè la schiuma: l’indicazione è berlo non miscelato senza utilizzare la cannuccia, per far sì che la schiuma durante l’assaggio, si unisca al caffè. Ai primi tre assaggi è praticamente impossibile arrivare al caffè perché la schiuma, che occupa un terzo del bicchiere, fuoriesce. Il sapore dell’olio, presente solo al primo sorso, prevale con una nota pungente e intensa, lasciando una sensazione untuosa sul labbro superiore e sul palato che risulta poco gradevole sino alla fine. Dopo tre tentativi ho miscelato il tutto: il caffè, dal sapore annacquato, risulta slegato dalla schiuma dorata e non si avverte nessun sentore di vaniglia dal primo assaggio.
Il costo dei vari caffè della linea Oleato varia da 5,50 a 7,50 €, tranne che per Oleato golden foam espresso Martini proposto a 14 euro. L’intenzione di Starbucks è introdurre dal prossimo anno la nuova linea di caffè in alcune città selezionate in tutto il mondo, inclusi Regno Unito e Medio Oriente. Sarebbe interessante sapere se il colosso americano riuscirà a conquistare il popolo del bel Paese prima di proporre la bizzarra formula all’estero. L’interrogativo di fondo è capire se il caffè all’olio di oliva di Starbucks sia un’innovazione o un azzardo?
© Riproduzione riservata Foto: Starbucks
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Il caffè con un olio non è una cosa italiana, anzi mi ricorda il bullet coffee cioè caffè con olio di cocco che alcuni usano nella dieta chetogenica.
Interpellato un amico catanese, fine gourmet, appassionato di storia sicula, fine produttore di olio per proprio consumo per antica tradizione di famiglia risponde:
“ci avissa quagghiari u sangu!”
Ho molti amici siciliani e nessuno mi sa dire nulla su questa tradizione
Da palermitano… Non esiste, perlomeno a Palermo e provincia, nessuna usanza così
Se la nefanda notizia è questa, sembra un paradosso: un’usanza siciliana che i siciliani ignorano,