Il richiamo del caffè
Il ministero della Salute ha segnalato precauzionale il richiamo da parte del produttore di alcuni lotti di caffè espresso in capsule con i marchi Caffè Trombetta e Lo Zio d’America per la potenziale presenza di ocratossina A oltre i limiti di legge. I prodotti interessati sono i seguenti:
- L’espresso arabica in capsule compatibili a marchio Caffè Trombetta, in confezioni da 10 capsule (55 grammi), con il numero di lotto 02AD07B e il termine minimo di conservazione (Tmc) 07/02/2024;
- Espresso arabica in capsule compatibili a marchio Lo Zio d’America, in confezioni da 10 capsule (55 grammi), con il numero di lotto 01CD07B e il Tmc 07/02/2024;
- Espresso arabica in capsule compatibili a marchio Lo Zio d’America, in confezioni da 50 capsule (275 grammi), con il numero di lotto 02CD05B e il Tmc 05/02/2024.
Il caffè richiamato è stato prodotto dall’azienda Caffè Trombetta Spa nello stabilimento di via Castelli Romani 132, a Pomezia, nella città metropolitana di Roma Capitale.
In precedenza, sempre per la possibile presenza di ocratossina A oltre i limiti, Consilia e Adoro avevano già segnalato il richiamo di alcuni lotti di caffè espresso in cialde e capsule a marchio Consilia, prodotti sempre dall’azienda Caffè Trombetta (clicca qui per leggere l’articolo).
Il richiamo del formaggio
Il ministero ha segnalato anche il richiamo da parte del produttore di un lotto di formaggio Brillo di Treviso a marchio Accademia del Formaggio per la presenza di Listeria. Il prodotto in questione è venduto in forme intere da 380 grammi circa sottovuoto con il numero di lotto 08162J22 e le date di scadenza 13/03/2023. 16/03/2023 , 05/04/2023, 09/04/2023, 12/04/2023 e 13/04/2023.
Il formaggio richiamato è stato prodotto dall’azienda La Casearia Cerpenedo Srl, nello stabilimento di via Santandrà 17, a Povegliano, in provincia di Treviso (marchio di identificazione IT 05 294 CE).
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare i prodotti con i marchi e i numeri di lotto indicati, e restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal primo gennaio 2022 Il Fatto Alimentare ha segnalato 181 richiami, per un totale di 326 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), ministero della Salute
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.