Le eccellenze alimentari made in Italy sono entrate nel metaverso. Mentre molti di noi non sanno nemmeno di che cosa si tratti, oppure ne hanno un’idea ma non l’hanno mai sperimentato, l’azienda Loft Italy ha lanciato da pochi mesi una piattaforma online che permette di unire reale e virtuale per vivere esperienze enogastronomiche in un modo nuovo. Fondata da Francesco Pio Merlino un paio di anni fa, Loft Italy è una piattaforma di servizi digitali che, dallo scorso agosto, offre la possibilità di vedere in realtà virtuale, e acquistare, esperienze – come degustazioni di formaggi o visite a cantine – e prodotti alimentari. Questo è possibile grazie al suo Virtual store, accessibile tramite visore per realtà virtuale. Abbiamo chiesto al fondatore, come funziona questa opportunità.
“L’iniziativa è riservata a chi prenota un soggiorno nelle case-vacanza affiliate. – Spiega Merlino. – Non si tratta di hotel, ma di appartamenti o bed & breakfast appartenenti ai circuiti “indipendenti”, quelli che si possono prenotare, per esempio, su Booking o Airbnb. Ci siamo rivolti a queste strutture, anziché agli hotel, perché di solito non offrono ai clienti servizi esperienziali o proposte enogastronomiche. Quando si prenota un soggiorno in una delle realtà affiliate, si riceve un link per accedere al Virtual store e “vivere” in modo virtuale, un’anteprima delle esperienze che si possono prenotare nel luogo prescelto.”
“Il mondo virtuale non vuole sostituire la realtà – fa notare Merlino – ma piuttosto dare un assaggio realistico e coinvolgente di ciò che potremo sperimentare direttamente. Nello stesso modo è possibile vedere i prodotti di una serie di aziende affiliate, in generale le stesse in cui è possibile fare visite o degustazioni, ma anche trovare informazioni sui processi produttivi e le tradizioni legate ai diversi prodotti. Nel Virtual store, naturalmente, possiamo anche acquistare questi prodotti e riceverli a casa, grazie al nostro servizio di delivery, attivo in tutta Europa”. In pratica, il link permette di collegarsi, tramite internet, al sito del Virtual store e, se si possiede un visore per realtà virtuale, ‘entrare’ nello store e approfittare delle esperienze offerte. Chi non possiede un visore lo troverà a disposizione nelle strutture affiliate, nel corso del soggiorno. Per quanto riguarda la risposta, le strutture aderenti, da agosto a metà ottobre, sono passate da una trentina a un centinaio, mentre gli utenti, in questi mesi, sono stati circa 2000. Le città coinvolte, a oggi (fine ottobre 2022) sono Aosta, Milano, Firenze, Torino, Venezia, Roma e Verona, ma l’offerta di località ed esperienze è in continua espansione.
Quali spazi ci sono per la vendita di prodotti gastronomici online, visto il successo delle grandi piattaforme e visto che al momento, a causa della crisi, stiamo vivendo una battuta d’arresto? “Il target è molto specifico: – dice Merlino – siamo attivi principalmente in città d’arte, con un’utenza internazionale. Diciamo che si tratta di un pubblico straniero alto-spendente che accoglie con piacere e curiosità sia l’opportunità di vivere un’anteprima virtuale delle esperienze che farà durante la vacanza, sia la possibilità di acquistare prodotti alimentari eccellenti. Di solito gli acquisti vengono fatti da casa, al ritorno, e riguardano i prodotti assaggiati sul posto.”
Forse i nostri connazionali, cultori dell’enogastronomia, sono un po’ refrattari a queste proposte ‘immateriali’ ma è innegabile che il mondo virtuale, grazie alle opportunità che offre, sta raccogliendo sempre più interesse e può aprire opportunità stimolanti anche per il mondo del cibo.
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Giornalista pubblicista, laureata in Scienze biologiche e in Scienze naturali. Dopo la laurea, ha collaborato per alcuni anni con l’Università di Bologna e con il CNR, per ricerche nell’ambito dell’ecologia marina. Dal 1990 al 2017 si è occupata della stesura di testi parascolastici di argomento chimico-biologico per Alpha Test. Ha collaborato per diversi anni con il Corriere della Sera. Dal 2016 collabora con Il Fatto Alimentare. Da sempre interessata ai temi legati ad ambiente e sostenibilità, da alcuni anni si occupa in particolare di alimentazione: dalle etichette alle filiere produttive, agli aspetti nutrizionali.