Nonostante le restrizioni determinate dalla pandemia, anche nel 2021, la salvaguardia dei prodotti agroalimentari italiani è stata costantemente garantita da un efficace sistema di controlli. È quanto afferma il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) a commento della pubblicazione del report annuale sull’attività operativa dell’Ispettorato centrale repressione frodi (Icqrf). Il rapporto contiene i dettagli sugli interventi contro frodi, fenomeni di italian sounding e contraffazioni ai danni del made in Italy agroalimentare e dei consumatori e per il contrasto alla criminalità agroalimentare. I controlli effettuati dall’ispettorato durante lo scorso anno sono stati oltre 60 mila, mentre sono stati 955 gli interventi fuori dai confini nazionali e sul web a tutela delle Indicazioni geografiche. In totale, sono stati sequestrati 5,5 milioni di kg di merce. Su 33.404 operatori ispezionati e 62.316 prodotti controllati, le irregolarità hanno riguardato l’11,6% dei prodotti e il 9% dei campioni analizzati.
“Il Report dell’Icqrf anche quest’anno dimostra come sia fondamentale garantire i nostri prodotti attraverso un sistema di controlli efficace sul territorio nazionale e internazionale e sul web – ha commentato il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli –, tanto più in un momento storico così complicato e difficile come quello che stiamo attraversando a causa della pandemia prima e del conflitto in atto poi, in cui assistiamo a fenomeni speculativi inaccettabili. La totale trasparenza resta quindi lo strumento principale per proteggere il nostro sistema agroalimentare, la qualità e l’eccellenza che lo contraddistingue a garanzia dei mercati e di tutti gli agenti che vi operano”.
I controlli hanno riguardato per oltre il 90% i prodotti alimentari e per circa il 10% i mezzi tecnici per l’agricoltura (mangimi, fertilizzanti, sementi, prodotti fitosanitari). A seguito di questi, sono state emesse quasi 2 mila ingiunzioni di pagamento, per un importo di circa 9 milioni di euro. Sul web, in particolare, grazie alla continua collaborazione con i principali marketplace (Alibaba, Amazon, Ebay e Rakuten), nel 2021 l’Icqrf ha attivato ben 804 interventi a tutela delle Indicazioni geografiche, con il 99% di successi. I settori che sono stato oggetto del maggior numero di controlli sono, in ordine di quantità, quello vitivinicolo (quasi 20 mila controlli), seguito dall’oleario (oltre 9 mila), il lattiero-caseario, l’ortofrutta, i cereali e derivati, quello della carne, quello delle conserve vegetali, ma anche molti altri, sebbene in misura minore.
I principali illeciti accertati nel settore vitivinicolo riguardano le designazioni non veritiere di vini Doc e Igt o il mancato rispetto dei relativi disciplinari produttivi, a questi si aggiunge la sofisticazione tramite annacquamento e/o zuccheraggio o la presenza di vini e mosti con titolo alcolometrico non conforme al dichiarato o ai limiti di legge. Rilevati anche prodotti vitivinicoli dichiarati da agricoltura biologica, ma che all’analisi sono risultati contenere residui di additivi non consentiti (glicerina esogena). Per quanto invece riguarda gli oli, i rilievi hanno riguardato oli extra vergini di oliva risultati invece di categoria inferiore o la loro mancata/irregolare indicazione dell’origine geografica.
La presenza di conservanti non consentiti o non dichiarati caratterizza le irregolarità nel settore dei formaggi. A questa si aggiunge la rilevazione di latte vaccino ove indicato latte proveniente da altre specie, ma anche la presenza di sostanze grasse estranee al latte in mozzarelle o fior di latte e la violazione delle norme di etichettatura e presentazione dei prodotti. Spiccano inoltre l’omissione di indicazioni obbligatorie in etichetta, tra cui la provenienza geografica del latte, e l’impiego ingannevole delle denominazioni di origine. In generale, al di là della tipologia di alimenti, tra le frodi più comuni spiccano soprattutto quelle relative all’origine dei prodotti e alle relative denominazioni.
© Riproduzione riservata; Foto e video: Icqrf
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