Un lettore ci scrive per segnalare l’etichetta di un prodotto a marchio Lidl che, a suo parere, risulta “per niente chiara”. In realtà si tratta di un primo esempio delle conseguenze della crisi dell’olio di semi di girasole, scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina.
Gentile Redazione, vorrei segnalare un’etichetta di un prodotto surgelato Lidl (fiori di zucca in pastella con mozzarella e alici) che riporta nella lista degli ingredienti l’uso di olio di semi dio girasole ma poi in una zona della confezione distante da questo elenco completo comprare la dicitura: “Oli vegetali : oli sansa e di oliva e olio di semi semi di arachide”. Non capisco per quale motivo sono stati indicati separatamente questi oli rispetto agli altri. Vorrei sapere se il prodotto contiene o non contiene i due oli descritti (sansa di oliva e semi di arachide).
Davide A.
Alla domanda del nostro lettore risponde Lidl.
Confermiamo che gli oli indicati sono effettivamente presenti nel prodotto: per il lotto in questione l’olio di girasole è stato sostituito da olio di sansa di oliva e olio di semi di arachide. La delicata congiuntura attuale ha costretto alcuni produttori ad utilizzare anche oli di origine vegetale differente, al fine di poter sopperire alla scarsità di materia prima. Vista la situazione emergenziale, il ministero dello Sviluppo economico, con apposita nota del 11/03/2022, ha concesso tale tipo di indicazione stampata nelle etichette dei prodotti, fuori dalla lista ingredienti.
© Riproduzione riservata; Foto: inviate dal lettore
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E’ una questione mica da poco: è noto che l’allergia alle arachidi è diffusa e anche tra quelle con effetti più violenti (a parte che nella etichetta di questo prodotto c’è una lista di “può contenere tracce di…” talmente lunga che probabilmente un soggetto allergico meglio non lo acquisti proprio…). Da questo punto di vista, che l’avvertenza sul diverso tipo di olii usati non sia vicino all’altra, non mi piace per niente. Capisco la questione del problema dal punto di vista dell’industria ma poi questa è roba che va mangiata eh. Spero almeno che la seconda etichetta sia ben visibile sebbene non affiancata a quella degli ingredienti.
La nota ministeriale (la trova qui: https://www.mise.gov.it/images/stories/normativa/Nota_olio_di_girasole_11032022.pdf) indica chiaramente:
“Pertanto, transitoriamente, in vista dell’adeguamento progressivo delle etichette, i produttori, nel rispetto della sicurezza e della corretta informazione dei consumatori potranno prevedere l’introduzione, attraverso il getto d’inchiostro o altri sistemi equivalenti (es. sticker adesivi), di una frase che indichi quali oli e/o grassi siano stati impiegati in sostituzione dell’olio di girasole, segnalando l’eventuale presenza di allergeni”.