Couple sitting on the supermarket floor and eating snacks junk food

Gli articoli destinati a essere più colpiti saranno probabilmente cioccolato e biscotti, seguiti da snack salati, pizze pronte, gelati, dolci da forno e caramelle. A partire dal prossimo ottobre, nel Regno Unito, saranno attuati dei provvedimenti nei negozi  che potranno produrre i cambiamenti più significativi registrati negli ultimi decenni. Le nuove regole, illustrate su Food Navigator, disciplineranno il posizionamento e la promozione degli alimenti ad alto contenuto di grassi, zucchero e sale (Hfss: high in fat, sugar and salt), per i quali saranno imposte restrizioni alla promozione, al posizionamento e alla pubblicità. Non saranno più consentite le iniziative che incentivano l’acquisto di maggiori quantità di prodotto come il ‘paghi uno prendi due o il ‘tre per due’. Entrerà inoltre in vigore il divieto di collocare questi alimenti in posizioni promozionali, come gli espositori di fine corsia, gli ingressi dei negozi e le casse. Infine, la loro pubblicità non sarà più consentita nella Tv digitale e in fascia protetta.

Il nuovo regolamento potrebbe determinare grossi cambiamenti non solamente nel punto vendita, ma anche per le principali aziende del settore. L’ultimo rapporto della Access to Nutrition Initiative evidenzia infatti che, nel Regno Unito, il 71% delle vendite dei 16 maggiori produttori di alimenti e bevande è generato da prodotti non salutari. In particolare, sei di queste 16 aziende – Ferrero, Suntory, Mondelēz, Unilever, Coca-Cola e Nestlé – derivano l’80% o più delle loro vendite da prodotti che nella classifica di Health Star Rating System hanno meno di 3,5 stelle .“La salubrità media dei prodotti di alcuni dei più grandi produttori che vendono nel Regno Unito rimane preoccupante, visto che  meritano un punteggio medio nell’Health Star di 2,2 su 5 stelle – ha affermato Inge Kauer, direttore esecutivo dell’iniziativa Access to Nutrition –”.

mars cioccolato
Potrebbe riverlarsi necessaria una riformulazione delle ricette delle barrette di cioccolato in modo da renderle più ‘sane’, una sfida ardua per i produttori

Si prevedono quindi conseguenze importanti per le aziende che rappresentano i principali attori del settore, come evidenziano anche le dichiarazioni degli analisti della banca britannica Barclays, pubblicate su Food Navigator. “I più grandi attori del settore – ha sottolineato Andrew Lazar, analista di Barclays Capital – saranno costretti a intensificare i loro sforzi per riformulare le ricette. Una categoria come quella dei cereali ha già visto molte riformulazioni, che hanno permesso di non classificare molte referenze come Hfss. Tuttavia, ci sono alcuni tipi di prodotti, come le barrette di cioccolato, dove una riformulazione che non comprometta l’apprezzamento da parte del cliente potrebbe rappresentare una grossa sfida per i produttori”.

Tra le aziende al centro delle riflessioni degli analisti spicca Mondelēz, che possiede marchi molto noti anche in Italia, come Milka, Oreo, Toblerone, Ritz, Tuc, Philadelphia e Sottilette, e che nel Regno Unito gode di una posizione di forza ancora maggiore, con marchi consolidati e soggetti a iniziative promozionali importanti. “La nuova normativa non è una sorpresa – ha chiarito Lazar – e Mondelēz si è già attivata per continuare a soddisfare le richieste dei suoi clienti, pur attuando le norme in arrivo”. D’altro canto, sempre secondo l’analista, le regole che saranno introdotte non influiranno in maniera pesante sulla domanda dei consumatori inglesi, che continueranno probabilmente a cercare e a trovare negli spazi di vendita i loro prodotti preferiti.

© Riproduzione riservata; Foto: Fotolia, AdobeStock

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Sabrina
Sabrina
19 Gennaio 2022 13:26

Ottime iniziative ,come sempre, nel Regno Unito.

donprohel
donprohel
Reply to  Sabrina
21 Gennaio 2022 22:57

Sì, ma perché nel Regno Unito il problema del “cibo spazzatura” e dell’obesità è molto più grave che in Italia, mi creda

Salvatore
Salvatore
9 Febbraio 2022 15:56

E’ del tutto auspicabile che simili limitazioni vengano introdotte anche in Italia.