Le mandorle mantingono la prima posizione nella classifica dei prodotti benefici più venduti in Italia. Ma è boom di vendite per l’avocado, più che raddoppiate nel periodo in esame, e cresce in maniera generalizzata l’intera categoria dei semi. Sono questi i dati principali che emergono dall’ottava edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che tra gli oltre 73 mila prodotti alimentari del suo paniere ha individuato 5.739 referenze contenenti ingredienti “benefici” o cosiddetti “superfood”.
Nei 12 mesi analizzati (giugno 2019-giugno 2020) le vendite di mandorle e dei prodotti che le contengono, evidenziandolo in etichetta, sono aumentate del 4,7%, una crescita che però è più contenuta rispetto al +8,3% dell’anno precedente. Si conferma tuttavia come il prodotto “benefico” più utilizzato e continua ad essere inserito come ingrediente in un numero sempre maggiore di prodotti (1.061 referenze sugli oltre 5.700 considerati). La mandorla compare di più nei gelati, nelle fette biscottate e nelle bevande, ma è anche aumentato l’assortimento nella frutta secca sgusciata.
Se le mandorle restano le regine degli ingredienti benefici, si registra un vero e proprio boom dell’avocado (+115%), sia come tale, sia all’interno di salse e sughi. La categoria di ingredienti benefici che cresce di più nel suo complesso è però quella dei semi (+22,9%), capitanata dai quelli di zucca (+42,6%), grazie a fette biscottate, pesce panato surgelato e yogurt bicompartimentali (quelli con lo yogurt separato dagli altri ingredienti da aggiungere, come granelle, biscottini, ecc). Seguono i semi di sesamo (+33,8%), sempre più usati in panini e cracker, i semi di chia (+22,2%), presenti nelle basi per la pasta sfoglia, nei biscotti e nei cracker, e i semi di lino (+13,5%), utilizzati in fette biscottate e cracker.
Battuta d’arresto invece per le spezie (-3,4%), in particolare per lo zenzero. Dopo anni di crescita a doppia cifra (+15% nel 2019), i prodotti contenenti zenzero vede scendere le vendite del 2,7%, a causa della frenata di zuppe, succhi freschi e yogurt funzionali. Per lo stesso motivo frena anche la curcuma, che fa segnare una diminuzione del 4,4%, che nel 2019 era cresciuta addirittura del 58%.
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