Cambiamento climatico, vongole

Una drammatica moria di vongole ha colpito alla fine di settembre il tratto di mare Adriatico tra Cesenatico e Ravenna, con gravi ripercussioni sui pescatori locali. Il fenomeno, che si è verificato tra il 22 e il 29 settembre, ha colpito tra il 70% e il 90% dello stock di Chamelea gallina, le vongole diffuse nel Mediterraneo. Una moria che, a causa della risalita dell’acqua marina nei canali del Porto Garibaldi di Comacchio, si è estesa anche ad allevamenti di vongole filippine, che hanno perso il 100% degli esemplari adulti e il 90% del novellame.

A causare questa moria di portata eccezionale è stato un evento che periodicamente si ripresenta lungo le coste emiliano-romagnole. Come spiega l’Arpa Emilia-Romagna, non c’è la mano degli esseri umani e dell’inquinamento dietro alla strage di vongole, che invece è stata causata dalle basse concentrazioni di ossigeno rilevate nelle acque di fondo nel corso dei mesi di agosto e settembre, dovute a loro volta a una coincidenza di condizioni ambientali protratte nel tempo: mare calmo, alte temperature e locali fioriture algali.

Per far fronte ai danni riportati da pescatori e allevatori di vongole della zona, l’assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca dell’Emilia-Romagna Alessio Mammi ha chiesto alla ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova ’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale per la pesca e l’acquacoltura.

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gianni
gianni
7 Novembre 2020 13:41

L’eutrofizzazione e l’altro fenomeno , la mucillaggine, ricorrenti in alto Adriatico da alcuni decenni sono causate da eccessivi e sbilanciati apporti di azoto e fosforo, e ricevono un decisivo aiuto umano oltre a fattori ambientali e climatici indipendenti (non del tutto comunque) dalle nostre responsabilità.
Per caso o sfortuna la zona più colpita coincide con il territorio che riceve gli scarichi del comprensorio industriale e residenziale di Ravenna?