Gentile redazione a Pasqua ho preparato la torta pasqualina con la pasta sfoglia rotonda Buitoni seguendo la ricetta indicata sul sito. Con un certo scetticismo ho notato che a fronte di due confezioni di pasta pari a 460 g, la ricetta indicava l’aggiunta di 450 g di spinaci e 500 di ricotta oltre a 150 ml di olio extravergine di oliva. Ma la cosa che desta qualche perplessità riguarda le 13 uova. Io ne ho usate di meno e mi chiedo, ha senso aggiungere 700 grammi di uova (includendo nel calcolo anche il guscio).
È vero che si usano due confezioni di pasta sfoglia ma francamente mi sembra davvero esagerato, anche perché la seconda sfoglia serve a “sigillare” la torta, e non a crearne un’altra. Sono andato su altri siti per vedere se la ricetta di questa specialità è la stessa. Ho scoperto che anche il sito di ricette Giallo zafferano ne consiglia una dozzina, mentre tutti gli altri ne prevedono 4 o 6 .
È vero che si tratta di una preparazione pensata per i giorni di festa, ma è davvero necessario un numero così elevato di uova? Usandone la metà si può ottenere una torta Pasqualina ugualmente buona e decisamente più leggera?
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
È veramente un problema? Mangiate in abbondanza una volta ogni tanto non è un problema.
Tipo nelle mie zone facciamo un pasticcio con 40 uova per kg di pasta, il tagano, ma siamo vivi da secoli.
Puoi sempre ridurli o aumentarli a piacimento finché non raggiungi l’equilibrio.
ce ne vogliono 15 nella ricetta tradizionale. Se non ti piace fai un’altra ricetta
ma…150 ml di olio per cosa servono scusate?????
io l olio l ho usato per fare la brisée come base (non ho preso quella già pronta) , di uova ne ho messe 4 in tutto……ci sarà un errore di sicuro nella ricetta
La ricetta tradizionale è quella. Se non vi piace una.ricetta cambiate piatto non e La ricetta
Per chi fosse interessato, mi permetto di pubblicare la ricetta originale dei negozi storici di Genova: Le Sciamadde.TORTA PASQUALINA
PER LA PASTA
350 GR. DI FARINA MANITOBA
1 CUCCHIAIO +1/2 OLIO E.V.O.
ACQUA Q.B.
SALE
PER IL RIPIENO
2-3 MAZZI DI BIETOLE
400 GR. DI PRESCINSEUA
60 GR. DI PARMIGIANO REGGIANO GRATTUGIATO
4 TUORLI D’UOVO
LATTE
FARINA
QUALCHE RAMETTO DI MAGGIORANA
OLIO E.V.O.
SALE
PEPE
FARE UN IMPASTO MORBIDO CON LA FARINA, L’OLIO, ACQUA TIEPIDA, 2 PRESE DI SALE. DIVIDERLO IN 6 PARTI UGUALI, FORMARE DELLE PALLINE, COPRIRLE CON LA PELLICOLA E FARE RIPOSARE ALMENO 1 ORA.
LAVARE LE BIETOLE, ASCIUGARLE E TAGLIARLE A STRISCIOLINE, METTERLE IN UNA CIOTOLA CAPIENTE, COSPARGERLE CON UNA SPOLVERATA DI FARINA E RIMESTARLE CON LE MANI.
IN UN TEGAME UNTO D’OLIO METTERE DUE SFOGLIE SOTTILI CHE DEVONO DEBORDARE. PORVI SOPRA LE BIETOLE INFARINATE ED UNIRE IL PARMIGIANO, LA MAGGIORANA TRITATA, SALARE E CONDIRE CON UN FILO D’OLIO.
IN UNA CIOTOLA METTERE LA PRESCINSEUA, UN CUCCHIAIO DI FARINA E LATTE FINO AD OTTENERE UNA CREMA.
CON QUESTO COMPOSTO COPRIRE UNIFORMEMENTE LE BIETOLE, CON UN CUCCHIAIO FORMARE 4 FOSSETTE EQUIDISTANTI E IN OGNUNA METTERE UN TUORLO D’ UOVO CHE SARA’ INSAPORITO CON SALE, PEPE ED UN POCO DI PARMIGIANO.
COPRIRE LA TORTA CON UNA SFOGLIA SOTTILE, UNGERLA CON UN PENNELLO, COPRILRLA A SUA VOLTA CON UN’ALTRA SFOGLIA, UNGERLA E COSI’ VIA.
PREMERE LA PASTA SUL BORDO DELLA TEGLIA E TAGLIARE CON LE FORBICI LA PASTA ECCEDENTE, QUINDI RIVOLTARE VERSO L’INTERNO IL BORDO DELLE SFOGLIE PER RACCHIUDERE IL RIPIENO. UNGERE CON OLIO LA SUPERFICIE DELLA TORTA.
CUOCERE IN FORNO A 180°C PER CIRCA 40/45 MINUTI E COMUNQUE FINO A QUANDO LA TORTA NON AVRA’ ASSUNTO UN BEL COLORE DORATO.
Grazie!☺️
Una voglta si mangiava sul serio poche volte all’anno. Adesso si mangia troppo sempre, Credo riesca bene anche senza il saccheggio di un pollaio !
Non capisco dove sia il problema. La ricetta è quella se non piace se ne cerca un’altra, ma nulla vieta di ridurre gli ingredienti. In fondo la ricetta potrebbe essere una guida per poi dosare gli ingredienti a piacimento.
Salve a tutti, la ricetta che vi propongo io è contenuta nella cuciniera Genovese del 1897:
4 mazzi di bietole 1 kg di prescinseua, 350 cc panna, 1 kg di farina 2 cucchiai olio per le 33 sfoglie, parmigiano reggiano, maggiorana e 12 uova. Questa è la ricetta originale scritta nero su bianco da più di 120 anni quella della Buitoni e quella citata delle antiche Sciamadde lasciano il tempo che trovano.
Poi ognuno faccia o modifichi pure le ricette che vuole.
Sembrano tante tutte quelle uova, ma la Torta Pasqualina non è un “di più” da aggiungere al pranzo, è, o almeno era, una portata importante del pranzo stesso.
Ricordo cha nonna faceva (zona Nizza Monferrato) la Pasqualina misurando le uova a occhio (le dimesioni delle uova cambiano a seconda della razza delle ovaiole, quindi usarne 12 o meno dipendeva da quello) ma soprattutto non le usava tutte nell’impasto.
Infatti una volta riempito di impasto lo stampo in cui si forma la torta, foderato con la sfoglia di pasta, bisognava scavare sei buchi nell’impasto e mettere un uovo sodo in ogni buco, quindi 6 uova veniva usate solo in questo modo e solo il resto nell’impasto, e poi coprire il tutto con un’altra sfoglia di pasta.
Era un piatto che si usava soprattutto per il “marandèin” di Pasquetta, il pranzo che si faceva all’aperto sui prati e le fette dovevano essere abbastanza consistenti da potersi tenere in mano come un panino e rappresentavano una buona parte del pranzo.
Mauro