Zuegg e Hero dovranno pagare rispettivamente 100mila e 200mila euro di multa per aver pubblicizzato le loro marmellate come prodotti alimentari “senza zucchero”. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, con la sentenza dell’11 luglio 2012, ha accolto la segnalazione effettuata dalla rivista Altroconsumo e ha condannato le aziende per l’utilizzo di pratiche commerciali scorrette.
Alla Zuegg sono state contestate le diciture “Senza zuccheri aggiunti” e “Senza zucchero” riferite ai preparati a base di frutta in vendita dal mese di agosto del 2011. Questi claim sono riportati oltre che sulle etichette, anche nella pagina web e nelle campagne promozionali effettuate su mensili e settimanali.
Secondo l’Autorità garante con l’uso di queste indicazioni la Zuegg «intende suggerire il consumo dei prodotti a tutti quei consumatori che hanno una specifica preferenza per prodotti a ridotto contenuto di zuccheri, creando l’impressione che si tratti di prodotti che per la loro particolare composizione siano privi di zucchero o di zuccheri aggiunti, quindi… più leggeri, meno calorici…».
La realtà è un po’ diversa, le marmellate sotto accusa contengono succo concentrato d’uva, un ingrediente che grazie all’elevata percentuale di zuccheri svolge la funzione di dolcificante. Sommando gli zuccheri naturalmente presenti nella frutta con quelli del succo d’uva, i valori nel vasetto lievitano sino al 33 – 38% e si avvicinano a quelli delle marmellate tradizionali.
Scrivere sull’etichetta “senza zucchero” è quindi ingannevole anche fuori norma perché il prodotto supera gli 0,5 g di zuccheri per 100 g, considerato il limite previsto dalla legge per poter inserire questa dicitura sul vasetto e nella pubblicità.
Anche i claim della confetture Hero a ridotto contenuto calorico sono stati sanzionati. Le indicazioni “Senza zucchero aggiunto” e “Diet” utilizzate sulle etichette, nel sito dell’azienda e proposte nelle campagne promozionali, sono state ritenute rispettivamente ingannevole e non veritiera.
Come nel caso di Zuegg, anche la confettura Hero Diet contiene più zuccheri di quelli contemplati per poter apporre il claim “senza zucchero”.
Inoltre il termine “Diet” (analogamente a “dietetico”), risulta in contrasto con il divieto espresso dalla legge europea di utilizzare questa denominazione per un prodotto di uso comune. L’impiego è consentito solo per i cibi destinati ad un’alimentazione particolare previo riconoscimento del Ministero della Salute.
In seguito alle condanne le aziende dovranno eliminare i claim perché ritenuti ingannevoli e responsabili di orientare indebitamente le scelte dei consumatori e pagare le sanzioni.
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Indicazioni nutrizionali consentite secondo il Regolamento (CE) n. 1924/2006 | |
“A basso contenuto di zuccheri” | Quando il prodotto contiene non più di 5 g di zuccheri per 100 g per i solidi o 2,5 g di zuccheri per 100 ml per i liquidi |
“Senza zuccheri” | Quando il prodotto contiene meno di 0,5 g di zuccheri per 100 g o 100 ml |
“Senza zuccheri aggiunti” | Quando il prodotto non contiene mono o disaccaridi aggiunti o ogni altro prodotto alimentare utilizzato per le sue proprietà dolcificanti. Se l’alimento contiene naturalmente zuccheri, l’indicazione seguente deve figurare sull’etichetta: «Contiene in natura zuccheri» |
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Sarebbe opportuno leggere anche la replica delle aziende o indicare nell’articolo che le aziende non hanno voluto replicare.
Ottimo articolo come sempre. Mi permetto una nota fuori tema: quando possibile per favore evitate di usare inutili (e per molti poco comprensibili) forestierismi â
Sono più che dâ
da un punto di vista nutrizionale occorre indicare espressamente la presenza di SACCAROSIO, ritenuto da molti dannoso, e non sanzionare la presenza di altri carboidrati, naturalmente presenti nella frutta…
Sono concorde invece nel multare tutti quei prodotti ad alto apporto calorico con la dicitura DIET solo perche’ non hanno aggiunto saccarosio…
Non so se gli sconti su queste marche di marmellate in due diverse catene di supermercati sono da ricondurre a questa vicenda…
Anche Rigoni di Asiago con le sue seppur buonissime confetture 100% frutta so che ha preso una multa, per la dicitura "senza zuccheri aggiunti" mentre nella ricetta aggiungono succo di mela concentrato, che fa le veci dello zucchero aggiunto.
Ma chiedo conferma, non vorrei scrivere cose non vere. Certo è che anche la linea Fiordifrutta di Rigoni ha il 38,5% di zuccheri – tabella trovata su interent:
Fiordifrutta Rigoni di Asiago
Fragole
Dichiara: â
il problema non è solo in questi due tipi di prodotti. praticamente tutti i prodotti che riportano la scritta "senza zuccheri aggiunti" spessissimo contengono succo d’uva, ingannando così il consumatore!!!
Ben fatto e ben gli sta 😀
La scelta di usare dolcificanti privi di saccarosio (termine che per il consumatore equivale a "zucchero") con prodotti a base di fruttosio o glucosio, non credo sia stata fatta per indicare un minore apporto calorico, ma per sottolineare l’assenza di saccarosio,ormai comunemente giudicato dannoso per la nostra salute: Il legislatore e ALTROCONSUMO dovrebbero riflettere su questa chiave di lettura
Federica bene la tua scelta,ma
attenta al tipo di cottura che
termicamente ti inattiva molte
vitamine ed antiossidanti presenti e poi al tipo di pentola che sono messe molto in
discussione per la loro composizione;forse meglio il vetro(pyrex)con sotto piastrina per la cottura.
fulvio
La decisione dell’Antitrust riguarda solo queste due marche, ma il discorso si può tranquillamente estendere a tutti i prodotti che utilizzano lo stesso sistema di vantare in etichetta l’assenza di zucchero salvo poi zuccheare la marmellata con succo d’uva, di mela o altri ingredienti. Si tratta di una furberia molto diffusa nel mondo alimentare.
sono daccordo con la chiave di lettura di chiara…
Infatti volevo proprio chiedere informazioni sulle marmellate Rigoni di Asiago. Ho qui davanti un barattolo di marmellata ai mirtilli con scritto "senza zuccheri aggiunti", ma i livelli di zuccheri riportati in etichetta sono 37,0 g/100 g. Tra gli ingredienti è segnato succo di mela.
sarò un pò anticonformista ma di solito la marmellata me la faccio molto velocemente io!! ad esempio quando la mattina metto su il thè per la colazione taglio anche qualche pezzo di frutta (qualsiasi tipo va bene perfetta quella già un pò matura che voglio consumare) e lo metto in una pentolina antiaderente con qualche goccia di limone (e a piacere cannella o chiodi di garofano) e mentre vado a prepararmi…. voilà ecco la marmellata pronta!!!!!! zenza zuccheri aggiunti, senza conservanti e per di più anche calda!!! quella che avanza va bene per i giorni dopo che in un vasetto si conserva benissimo!!! provare per credere!
Adesso si spiega l’elevato indice glicemico dopo l’assunzione!!! Tutto diverso da una marmellata fatta in casa veramente senza lo zucchero…solo quello naturale della frutta, il fruttosio.
Che schifo!!!
Ivana
(diabete di tipo 1 insulinodipendente)
Succo concentrato d’uva, succo di mela, frutta in genere, tutti contengono naturalmente zuccheri, ma l’impatto sulla glicemia è differente. Sarebbe più utile conoscere l’indice glicemico del prodotto e non solo le calorie. Ma esiste un metodo ufficiale per calcolare l’indice glicemico di un prodotto?
Grazie Ivana , un bel suggerimento, le multe dovrebbero essere salatissime per essere giusto deterrente!
Concordo con Angelica serve conoscere dei cibi "indice glicemico" e "carico glicemico"
Sta’ di fatto che appena scoperto l’inganno,i prodotti menzionati, dovevano subito essere ritirati dai punti vendita e rimandati al mittente,cosa che ancora oggi ce li ritroviamo sugli scaffali dei supermercati…mah!!!
Mah secondo me dovrebbero sanzionare comportamenti realmente ingannevoli in fondo se una marmellata normale contiene 240 kcal per 100 g e la hero diet 68 kcal forse ingrassa meno anche se ha gli zuccheri della frutta anche aggiunti che non sono cmq la stessa cosa dello zucchero raffinato!!!
Peccato, perche’ comunque la Zuegg e’ deliziosa, con un’ottima percentuale di frutta rispetto ad altre marmellate.