Non solo Amazon, eBay e shopping online. Vuoi per praticità, vuoi per mancanza tempo, sempre più italiani scelgono di fare la spesa su internet e farsela consegnare comodamente a casa. Per questo Altroconsumo ha realizzato un’indagine sulle nove principali catene di supermercati e portali di e-commerce che offrono il servizio di spesa online: nel test sono stati presi in considerazione Carrefour, Conad, Coop, Esselunga e Lidl per la grande distribuzione e Amazon (Pantry e Prime Now), Cicalia e Glovo per i siti di e-commerce.
Per valutare i servizi offerti dalle diverse aziende, che non sempre sono disponibili nella totalità del territorio italiano, Altroconsumo ha effettuato 33 ordini in quattro grandi città (Roma, Milano, Napoli e Bari) e due di provincia (una nel torinese e l’altra nel padovano). Gli aspetti presi in considerazione dal test sono l’assortimento dei prodotti disponibili, la velocità della consegna e il rispetto degli orari indicati, la separazione delle diverse tipologie di prodotti per evitare contaminazioni e indicazioni trovare subito i più deperibili (surgelati, cibi da conservare frigorifero), costi e modalità di restituzione dei prodotti, sostenibilità degli imballaggi.
L’indagine di Altroconsumo premia Conad per i supermercati e Amazon Prime Now per l’e-commerce. La spesa online della catena, per ora disponibile solo in alcune parti dello Stivale (Calabria, Campania, Lazio, Pisa e Perugia) ha ottenuto il punteggio massimo per assortimento, consegna, costo del reso e sostenibilità degli imballaggi usati, cioè buste compostabili. Il servizio di Amazon, presente solo a Milano e Roma, oltre ad avere un ottimo assortimento, si distingue per il suo affidabile servizio di reso e rimborso, una caratteristica del gigante di Seattle.
Ottimo assortimento e massimo giudizio sui costi di restituzione prodotti anche per Esselunga a Casa e Carrefour, in terza e quarta posizione. Seguono Amazon Pantry, che, rispetto all’altro servizio del colosso americano, pecca per indicazioni alla consegna e separazione dei prodotti, ed EasyCoop, che ottiene giudizi bassi per il costo del reso e per imballaggi poco sostenibili
Nelle ultime posizioni, comunque con un giudizio globale medio, si trovano l’app Glovo, che ha un assortimento povero e una cattiva separazione dei prodotti alla consegna, Lidl (il cui servizio è a cura di Supermercato24), a cui Altroconsumo non è mai riuscita a restituire alcun prodotto, e infine il sito Cicalia, che fa pagare il reso ben 16,90 €!
Secondo i dati dell’Osservatorio E-commerce del Politecnico di Milano citati da Altroconsumo nella sua ultima indagine, nell’anno che sta finendo la spesa online ha fatto registrare un balzo del 39%, più del doppio della media dell’e-commerce, che è pur sempre in crescita, ma ‘solo’ del 15%, per un giro d’affari di 646 milioni di euro (sui 30 miliardi del totale degli acquisti online).
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
L’inchiesta, in base a quanto pubblicato, la trovo troppo parziale.
Ad esempio non si considera che di molti prodotti in vendita, sui siti indicati, non vengono indicate le relative etichette obbligatorie.
Nessuno, eccetto Easycoop, garantisce la data di scadenza minima.
Circa i costi di consegna non sono citati i minimi e i massimi (sopratutto se la fascia scelta di consegna è molto ristretta) che incidono non poco sulla spesa e se avviene al piano o strada.
E infine non citare i costi di una spesa tipo non fa capire chi realmente conviene.