Il Master di II livello in “Alimentazione e dietetica applicata (ADA)” del dipartimento di medicina dell’Università degli studi di Milano-Bicocca ha aperto le iscrizioni, per la sua sesta edizione. Il corso è destinato ai laureati in Medicina e chirurgia, Farmacia, Biologia, Biotecnologie, Alimentazione e nutrizione umana, Scienze e tecnologie alimentari e Dietistica, con l’obiettivo di trasmettere le competenze e le informazioni necessarie per specializzarsi nel campo della dietetica e della nutrizione umana.
Gli iscritti al master parteciperanno sia a lezioni teoriche che a esercitazioni pratiche, per un totale di 38 CFU. Il corsoconsiste in cinque moduli: biochimica della nutrizione, alimentazione in condizioni fisiologiche, interventi alimentari in condizioni dismetaboliche, comunicazione ed educazione alimentare, sistemi di ristorazione nelle collettività. Le lezioni, come negli scorsi anni, si svolgeranno il mattino e il pomeriggio di venerdì e il sabato mattina, presso la sede di Monza dell’Università Bicocca. Oltre alle lezioni ed alle esercitazioni, il master comprende un tirocinio (500 ore, pari a 20 CFU), che può essere svolto in strutture convenzionate con l’Università, come ospedali, istituti sanitari, nutrizionisti, imprese di ristorazione collettiva, e non solo.
Il master prevede un numero massimo di 25 iscritti e la partecipazione richiede il superamento di un test di ammissione (scritto e orale). Le domande di iscrizione alla selezione devono essere presentate entro il 18 settembre. Il corso avrà una durata di 13 mesi, dall’8 novembre 2019, data di inizio delle lezioni, fino al dicembre 2020, e richiede una quota di partecipazione di 3.000 euro. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet dedicato.
© Riproduzione riservata
[sostieni]
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.