È vero che la curcuma è in grado di prevenire o addirittura curare il cancro? In realtà, nonostante il boom di integratori e prodotti nutraceutici a base della “spezia miracolosa”, non ci sono prove che la curcuma abbia questi effetti sulla nostra salute. Lo spiega un articolo su Dottore ma è vero che…?, il sito anti-bufala a cura della Fnomceo.
La curcuma (Curcuma longa) è una spezia della famiglia dello zenzero utilizzata tradizionalmente nella cucina di molti Paesi asiatici, per esempio come ingrediente del curry. Alcuni ricercatori, in passato, hanno notato che alcuni tipi di cancro sono meno comuni proprio nei Paesi in cui questo ingrediente è consumato con maggiore frequenza: si parla di un’assunzione di curcumina (principale componente attiva della spezia e pigmento naturale) di 100-200 mg al giorno per lunghi periodi.
A partire da queste osservazioni sono cominciati i test in laboratorio, per capire se la curcuma abbia davvero effetti benefici per la salute umana. Studi su animali hanno mostrato effetti positivi della spezia contro tre tipi di cancro (colon, stomaco e pelle), mentre nei test in provetta è stato osservato un rallentamento della crescita delle cellule tumorali. Risultati incoraggianti si sono visti anche in studi su una popolazione molto ridotta di pazienti con cancro al pancreas.
Non ci sono, però, ancora abbastanza prove per affermare con certezza che la curcuma abbia qualche effetto – e quale – nel trattamento e nella prevenzione delle malattie oncologiche e, prima di poter parlare di usi terapeutici di questa spezia o delle sue componenti, saranno necessari studi clinici approfonditi ed estesi sull’uomo.
Mentre la ricerca fa il suo corso, l’uso della curcuma come ingrediente in cucina è considerato molto sicuro, spiegano gli esperti. Ci sono dubbi, invece, sulla sua sicurezza nella pratica medica (sempre per mancanza di studi), anche se per ora non sono stati riportati effetti negativi. Vale la pena ricordare però che i risultati di alcune ricerche hanno suggerito la possibilità che la curcuma sia in grado di interferire con alcune terapie chemioterapiche.
Insomma, gli esperti raccomandano di fare attenzione e, prima di iniziare ad assumere un integratore a base di curcuma, di consultare il proprio medico curante, soprattutto in caso di patologie tumorali. Un consiglio, ricordiamolo, che dovrebbe valere per tutti i giorni e per qualsiasi integratore alimentare.
© Riproduzione riservata
[sostieni]
L’articolo è interessante e leggendolo dà indicazioni giuste. Il titolo invece è molto discutibile perché fa comprendere cose molto diverse. Non è vero che non ci sono studi.. Questi studi devono essere confermati da una più ampia casistica. Non è la stessa cosa…
“Insomma, gli esperti raccomandano di fare attenzione e, prima di iniziare ad assumere un integratore a base di curcuma, di consultare il proprio medico curante, soprattutto in caso di patologie tumorali. Un consiglio, ricordiamolo, che dovrebbe valere per tutti i giorni e per qualsiasi integratore alimentare.”
Nella raccomandazione sintetica finale manca una visione più ampia e completa delle possibili interferenze con varie terapie, compresa quella per patologie tumorali e cioè l’effetto di tutti gli alimenti che si consumano in quantità abbondanti e qualità discutibili e ripetitive giornaliere, di cui l’integrazione con la curcuma, lo zenzero, altre spezie e condimenti, sono solamente la ciliegina su una torta spesso dannosa ed inadeguata nel suo insieme.
Cosa diversa per integrazioni spinte che nessuno fa’ da se, ma sempre consigliate da qualche esperto, che di terapie farmacologiche poco sa’ dell’interferenza tra alimentazione e farmaci, figuriamoci con gli integratori alimentari.
Personalmente non capisco perchè ci si debba affidare a degli integratori industriali quando, anche in questo caso, la radice di curcuma fresca la si trova tranquillamente e abbondantemente in commercio anche biologica. Da quando il mondo esiste l’uomo ha sempre trovato in natura quello che gli serve per stare in salute seguendo una corretta, varia e sana alimentazione. Il resto sono solo marketing e prodotti da vendere.
Concordo con la saggia considerazione ed aggiungo che la sintesi e l’estrazione di una sostanza dal suo insieme vegetale non ne migliora l’efficacia, ma tende a ridurla per i trattamenti spesso eccessivi applicati sulla matrice fresca ed organica.
Che la curcuma non sostituisca la chemioterapia è un messaggio che va dato e sottolineato.
Sugli effetti benefici della curcuma fresca addizionata al pepe nero appena macinato, possiamo anche aspettare che Mosè riapra le acqua, ma dubito che questo tipo di messaggio potrà mai essere sostenuto dati gli enormi interessi economici in ballo.
Ad ognuno resta la curiosità di testare, leggere e sperimentare sul proprio corpo, senza pregiudizi, né auspicando nel miracolo.
Qui un riassunto e relativi approfondimenti di diversi studi condotti sulla curcuma
https://nutritionfacts.org/topics/curcumin/