Quando l’etichetta recita “senza zuccheri aggiunti”, ma il prodotto contiene fonti “nascoste” di zucchero, il claim è ingannevole? La risposta è affermativa, secondo l’Autorità olandese per la pubblicità, che ha imposto a sette aziende di rimuovere la dicitura da alcuni prodotti “senza zuccheri aggiunti” ma con grandi quantità di succhi concentrati, puree e paste di frutta molto zuccherini, la cui presenza non poteva essere spiegata con altre funzioni tecnologiche. La decisione dell’autorità è partita da una denuncia di Foodwatch contro nove produttori, tra cui Kellogg’s e Hipp.
La dicitura nutrizionale “senza zuccheri aggiunti”, secondo il registro dei claim nutrizionali e salutistici dell’Unione europea, può essere utilizzata solo se il prodotto non contiene alcuno zucchero semplice (monosaccaridi e disaccaridi) aggiunto o qualsiasi altro alimento usato per le sue proprietà dolcificanti. Nel caso in cui siano naturalmente presenti, il claim deve essere accompagnato dalla dicitura “contiene naturalmente zuccheri”.
Kellogg’s è stata segnalata da Foodwatch a causa di due cereali per la colazione della linea W.K. Kellogg venduti anche in Italia, il müsli alla frutta secca e quello alle albicocche e semi di zucca. Le confezioni di entrambi i prodotti espongono in evidenza la dicitura contestata, eppure tutti e due contengono il 14% di pasta di datteri, che è costituita in gran parte da zucchero e rende i cereali decisamente più dolci. Siccome i datteri non sono ingredienti caratterizzanti in nessuno dei due prodotti, è probabile, secondo l’associazione, che siano stati aggiunti solo per il loro potere dolcificante.
La multinazionale si è difesa affermando che la pasta di datteri è stata aggiunta esclusivamente con lo scopo di legare insieme i blocchi di cereali e che comunque sulla confezione è presente la dicitura “contiene naturalmente zuccheri”. L’autorità tuttavia ha controbattuto rilevando come la quantità di zucchero apportata dai datteri – 12 dei 16 grammi ogni 100 grammi di prodotto – è troppo elevata per poter sostenere che la pasta abbia esclusivamente una funzione di legante.
Per ragioni analoghe, Foodwatch ha segnalato anche i biscotti per bambini alla mela del marchio di baby food Hipp, che non sono distribuiti in Italia, ma sono facilmente reperibili online. Il prodotto, a dispetto del claim “senza zuccheri aggiunti”, contiene ben il 18% di succo di mela.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
“contiene naturalmente zuccheri”
dovrebbe essere scritto in caratteri cubitali.