Nella settimana n°47 del 2018 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 72 (10 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende sette casi: Listeria monocytogenes in bacon affumicato refrigerato dall’Ungheria; possibile presenza di filamenti metallici in panettone della marca Maina (leggi qui per i dettagli) dall’Italia; migrazione di melammina da piatti per bambini, dichiarati essere fatti in mais e bambù ecologici (marca: Nüby, Codice EAN: 048526055005) dalla Cina, via Belgio; Listeria monocytogenes in salmone norvegese affumicato refrigerato dalla Polonia; migrazione di ammine aromatiche primarie da mestoli dalla Germania, fabbricati in Bangladesh; contenuto troppo alto di cianuro in armelline amare di albicocca biologiche (marca: Gesund & Leben; confezione da 200g (4x50g); lotto numero: 1816 e 1826; termine minimo di conservazione: 30.11.2019 e 15.01.2020) provenienti dalla Germania, con materie prime del Pakistan; conteggio troppo alto di Escherichia coli in mitili vivi (Mytilus galloprovincialis) dalla Spagna.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: Listeria monocytogenes in salmone affumicato dalla Polonia; livello di migrazione complessiva troppo elevato dal set di padelle Tris Caldaie “Marte” a marchio Home dall’Italia (leggi qui per i dettagli); Listeria monocytogenes in salmone norvegese affumicato refrigerato dalla Polonia, via Danimarca; scarsa tracciabilità (tracciabilità non chiara ed etichetta incompleta) per sgombro (Scomber scombrus) congelato, dai Paesi Bassi; Salmonella enterica (ser. Infantis) in farina mista di carne per animali da compagnia, dall’Irlanda.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: aflatossine (B1 e totali) in mandorle sgusciate dagli Stati Uniti.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Repubblica Ceca segnala contenuto troppo alto di nitrati in spinaci freschi, via Germania; Salmonella in farina di soia destinata a mangimi.
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[sostieni]
Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Non ha senso denunciare “filamenti metallici in panettone dall’Italia” e non dichiarare il lotto e la marca;
denunciare Listeria monocytogenes in salmone affumicato e non dichiarare lotto e marca, etc, etc.
Se si vuole fare un vero servizio al consumatore è necessario che l’informazione sia completa altrimenti non serve
a nulla.
Neanche a noi è dato sapere di che prodotti si tratta. Il Rasff “Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi” è una struttura coordinata a livello europeo. Molti Stati pubblicano i nomi delle marche i cui lotti sono oggetto di ritiro, richiamo o allerta. Spesso le catene di supermercati e il Ministero pubblicano i dettagli. La nostra intenzione non è di allarmare, ma di creare consapevolezza nei consumatori: anche facendo conoscere il rasff, le tipologie di alimenti, e i motivi di richiamo, si può aumentare la conoscenza del sistema di sicurezza alimentare europeo e italiano.
scusate, sarò ignorante, ma…non è forse normale che nelle mandorle amare (interno del nocciolo della frutta) sia contenuto acido cianidrico? questa notizia sembra quasi una barzelletta…
L’UE ha emanato una norma (Regolamento UE 2017/1237) che regola il tenore di questa sostanza tossica e che modifica il regolamento (CE) n. 1881/2006 per quanto riguarda il tenore massimo di acido cianidrico nei semi di albicocca non trasformati interi, macinati, moliti, frantumati, tritati immessi sul mercato per il consumatore finale.