![bambini natura estate ciliegie frutta](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2018/08/bambini-natura-estate-ciliegie-frutta-Fotolia_212425893_Subscription_Monthly_M.jpg)
In estate per i bambini mangiare in spiaggia, mentre si gioca o si corre è un modo simpatico per stare insieme e godersi il tempo in famiglia, ma bisogna stare attenti per prevenire i frequenti episodi di soffocamento da cibo. Per evitare spiacevoli incidenti occorre somministrare ai bambini alimenti opportunamente tagliati e abituarli a consumare i pasti, seduti, evitando di mangiare mentre si parla, si gioca o si corre.
La lista degli alimenti più graditi ai bambini e anche più consumati in estate vede ai primi posti: uva, pesche, ciliegie, pomodorini, olive e bocconcini di mozzarella che però sono anche la causa più frequente di episodi di soffocamento. In questi casi si deve intervenire subito con le manovre di disostruzione pediatrica, che tutti i genitori e le persone alle prese con i piccoli dovrebbero conoscere.
Secondo le Linee di indirizzo del Ministero della salute per la prevenzione del soffocamento da cibo, in Europa ogni anno muoiono 500 bambini. In Italia è stato osservato, negli ultimi 10 anni, un trend stabile degli incidenti, con circa 1.000 ospedalizzazioni all’anno. Le stime più recenti, calcolate includendo anche i “quasi-eventi” e gli episodi di minore gravità (che si sono risolti grazie all’intervento della famiglia, senza la necessità di rivolgersi ai sanitari), mostrano come l’incidenza reale del fenomeno sia 50-80 volte superiore rispetto a quella dei ricoveri (con 80.000 episodi stimati, l’anno, solo in Italia).
Per evitare situazioni difficili occorre conoscere quali sono gli alimenti pericolosi per i bambini da 0 a 4 anni, e sapere come tagliare e somministrare il cibo. Purtroppo questo aspetto, pur avendo una grossa importanza, viene molto sottovalutato nell’ambito della sicurezza alimentare. Secondo le statistiche una percentuale variabile tra il 60% e l’80% degli episodi di soffocamento in età pediatrica è causato dal cibo. I bambini più esposti sono compresi nella fascia tra 0 e 4 anni, perché le vie aeree hanno un diametro piccolo e di forma conoide ed esiste una scarsa coordinazione tra la masticazione e la deglutizione del cibo. Bisogna poi considerare la dentizione incompleta, la frequenza respiratoria elevata e la cattiva abitudine di svolgere più attività contemporaneamente (mangiare, giocare, correre, parlare, guardare la TV, ecc…).
Gli alimenti “pericolosi” sono quelli con particolari forme, dimensioni e consistenza che però possono essere resi “innocui” con piccoli accorgimenti. Il primo gruppo comprende quelli troppo piccoli (semi e arachidi) o troppo grandi (pezzi di carne, frutta, verdura cruda). Ci sono poi gli alimenti molli o scivolosi, dalla forma tonda, come uva e ciliegie, oppure cilindrica, come i wurstel (che bisognerebbe dare con attenzione ai bambini, considerato il loro scarso valore nutrizionale), la mozzarella, i pomodorini e le olive, il kiwi. Meritano attenzione anche gli alimenti duri o secchi, come verdure crude di consistenza fibrosa (carote, finocchio, sedano), noci e frutta a guscio. Un’ultima nota riguarda il cibo con una consistenza appiccicosa (come il burro di arachidi). Tutti questi prodotti, con meccanismi differenti, possono comportare il rischio di soffocamento.
![tabella 2018 soffocamento bambini ANDID b](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2018/08/tabella-2018-soffocamento-bambini-ANDID-b.png)
Per offrire alimenti in tutta sicurezza conviene prepararli in modo da modificare la forma. Per l’uva basta rimuovere i semi dal chicco e tagliare gli acini nel senso della lunghezza, lo stesso sistema di taglio è valido per le carote che però vanno poi ridotte in pezzetti più piccoli, le ciliegie vanno anch’esse snocciolate e sezionate. Per ridurre la consistenza conviene cuocere il cibo fino a quando risulta morbido. Per tutti gli alimenti vale la regola di ridurre le dimensioni (tagliare in piccolissimi pezzi prosciutto, carne, frutta…).
Fanno eccezione la frutta a guscio (in particolare le arachidi) e i semi, sconsigliati fino a 4 anni da tutte le linee guida nazionali ed internazionali per il rischio di aspirazione. È meglio evitare pure le gomme da masticare, le caramelle gelatinose, dure e gommose, e i marshmallows, anche per motivi nutrizionali.
È necessario dunque proteggere i bambini applicando queste regole, a casa e fuori casa, così com’è importante aggiornarsi e verificare che anche a scuola vengano adottate le nuove direttive nazionali da chi segue i piccoli nella fascia di età 0/4 anni. Un altro elemento importante è saper usare il defibrillatore semiautomatico per tutti, con placche pediatriche salvavita PBLSD (Pediatric- Basic-Life-support con uso del DAE).
Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare le Linee guida del Ministero della Salute sulla prevenzione del soffocamento da cibo e il sito Manovre disostruzione pediatriche.
Ersilia Troiano, Associazione nazionale dietisti (ANDID)
Marco Squicciarini (medico esperto in manovre disostruzione pediatriche)
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[sostieni]
80 000 casi all’anno in Italia: mi sembra un numero sufficiente a giustificare una campagna educativa-informativa battente e capillare
olre la campagna, proporrei anche l’obbligo di corsi fin dalle scuole medie.
Ritengo necessarii corsi di Pronto soccorso obbligatori x le famiglie attraverso gli istituti scolastici.