Il Ministero della salute ha diffuso l’avviso di richiamo di un lotto di missoltino essiccato (agone) per la presenza di istamina oltre i limiti di legge. Il prodotto interessato è venduto in confezioni sottovuoto da 250 grammi circa con il numero di lotto 1903/AS e la data di scadenza 24/02/2019. Il richiamo è stato pubblicato anche dai supermercati Bennet.
L’agone essiccato richiamato è stato prodotto dall’azienda Misultin Store Srl nello stabilimento di via Albegno 22, a Olginate, in provincia di Lecco (IT 190 CE). L’agone, o missoltino, è un pesce di acqua dolce tipico dei laghi prealpini.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare il prodotto con il numero di lotto segnalato. L’eccesso di istamina può causare sintomi come mal di testa, arrossamenti, prurito, nausea e vomito. L’istamina si forma naturalmente in seguito alla degradazione dell’istidina, un aminoacido presente in alcuni pesci in grandi quantità, soprattutto quando le condizioni di conservazione non sono adeguate e la catena del freddo non viene rispettata.
Dal 1° gennaio 2018, Il Fatto Alimentare ha segnalato 82 richiami, per un totale di 148 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
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Il missoltin per quello che ne so, non ha una catena del freddo immediata in quanto pesce essiccato. Immagino come per altri pesci di acqua dolce essiccati (le alborelle o “aole” ormai scomparse del lago di Garda) l’attesa della fine stagione estiva servisse proprio allo scopo di sfruttare il clima meno umido e caldo e la temperatura più bassa che permettessero assieme di arrivare all’essiccazione prima della degradazione.
attendo comunque conferme in merito!