Lo yogurt si può tenere davvero fuori dal frigorifero per quattro o addirittura otto ore come dichiarano alcuni produttori? È una domanda lecita perché, anche se non c’è alcun pericolo per la salute, visto che si sta parlando di qualche ora a temperatura ambiente, rimane comunque il dubbio che il numero di fermenti lattici contenuti nello yogurt possa diminuire notevolmente e il prodotto perda gran parte delle sue proprietà caratteristiche.
In realtà, spiegano gli esperti, non c’è alcun problema a tenere lo yogurt fuori dal frigo per quattro-otto ore, se la temperatura esterna non è eccessiva e se la confezione è integra. La mortalità dei fermenti lattici in seguito all’esposizione a temperatura ambiente per periodi così brevi è molto bassa e non incide sulle proprietà del prodotto. A temperatura ambiente però possono svilupparsi microrganismi potenzialmente dannosi per la salute, per questo è importante non consumare yogurt che sono rimasti fuori dal frigo per uno o più giorni.
Secondo quanto riportato in una circolare del 2013 del Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (Dgisan) del Ministero della salute, “è responsabilità dell’operatore del settore alimentare dimostrare attraverso studi di shelf life che la temperatura indicata in etichetta non esponga il consumatore ad alcun rischio”. Quindi, se un’azienda conduce degli studi che dimostrano come lo yogurt mantenuto a temperatura ambiente per un certo numero di ore è sicuro e le sue proprietà rimangono inalterate, è possibile indicarlo in etichetta.
È quindi possibile portare uno yogurt a scuola come merenda oppure come spuntino durante una gita all’aperto senza bisogno di una borsa frigo o un contenitore refrigerato e, allo stesso tempo, senza che il prodotto perda tutte le sue proprietà benefiche. Per questo motivo, è molto più probabile trovare l’indicazione dei tempi di conservazione fuori dal frigorifero sulle confezioni degli yogurt da bere, per esempio su quello a marchio Mila (clicca sulla foto sopra per leggere l’etichetta), e in particolare quelli pensati specificatamente per i bambini, come lo Yomino o il nuovo yogurt da bere Meran, che assicura di poter essere mantenuto fuori frigo per ben otto ore.
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Lo yogurt dovrebbe avere almeno un milione di fermenti lattici vivi ma se ne ha di meno non vuol dire che fa male, anzi secondo alcuni studi sono proprio i metaboliti a far bene e non i microrganismi. Se l’aumento di temperatura anche sopra i 20 gradi è un problema vuol dire che si sovverte tutto quello che si dice dell’effetto della flora pre o probiotica con numeri che saranno sempre soverchianti gli eventuali patogeni. Poi qualcuno mi spiega come entrano in una confezione chiusa?
Gozzi Giovanni, tecnologo alimmentare
I problemi nella conservazione dello yogurt, che essendo prodotto fresco non sterile, con ceppi di fermenti isolati inoculati in latte pastorizzato, sono le spore termoresistenti sopravvissute alla pastorizzazione, che si potrebbero attivare a temperatura ambiente, anche se molto difficile che avvenga ad un valore di pH molto basso se il prodotto è ben fermentato e controllato.
Mentre il rischio maggiore sono le muffe, che si possono sviluppare se non confezionato correttamente in aria protetta ed alcune spore di muffe presenti nell’aria durante il confezionamento possono depositarsi sulla superficie del prodotto e svilupparsi più facilmente a temperatura ambiente.
Ai primi di Luglio avevo chiuso male lo sportello del frigo la sera prima ed il mattino dopo era completamente sbrinato con il cibo a temperatura ambiente.
Dentro c’erano due confezioni di yogurt da 500g chiuse ed una già aperta da qualche giorno (lo mangio a colazione).
Non le ho buttate e le ho consumate tutte nei giorni successivi, tranne quella già aperta che ho preferito non mangiarla oltre la giornata.
Senza farlo apposta ho sperimentato le affermazioni degli esperti. Posso confermare che non succede nulla. Magari al microscopio qualcosa sarà cambiato ma per il mio stomaco non c’è stata differenza.
E’ proprio per questo e per altri motivi che da anni mi batto per far mettere il TMC e non la data di scadenza sullo yogurt.
Soprattutto per combattere lo spreco alimentare.
Non vedo il problema nel distribuire agli indigenti (caritas ed altri) lo yogurt il giorno della scadenza (TMC) con un consumo casalingo previsto anche dei giorni successivi (mantenuto ovviamente in frigo).
Vi assicuro che incontro forti resistenze perchè siamo rimasti alle circolari Ministeriali degli anni 70-80 che indicavano di mettere la data di scadenza (cose ormai superate)
grande, sottoscrivo la battaglia
Anni fa lavoravo per una grande centrale del latte. Tra le varie prove, esisteva anche quella di lasciare lo yogurt a temperatura ambiente fino alla scadenza (40/50 giorni). Raramente capitava di notare alterazioni..
Il problema principale è quello delle muffe, risulta pertanto necessario sanificare correttamente il packaging e operare in un ambiente confinato con aria filtrata.