L’Inghilterra ha invitato le aziende a togliere dalle etichette dei prodotti alimentari la scritta “da vendere entro”, utilizzata da alcuni supermercati per evitare ai consumatori di acquistare cibi che scadono il giorno dopo. In Italia questa abitudine non c’è, ma sul significato della data riportata sulle confezioni esiste un po’ di confusione. La gente tende a confondere il termine minimo di conservazione con la data di scadenza e quando arriva il giorno fatidico butta via tutto, anche se il cibo si può consumare senza rischi.
La data di scadenza, presente nei prodotti freschi da tenere in frigorifero come latte, yogurt, insalata in busta, pasta fresca… in genere va rispettata. Esiste però una certa flessibilità, nel caso dell’insalata in busta (vedi tabella), è meglio anticipare di 24 ore perché è molto delicata e quando resta anche poco tempo a temperatura ambiente perde la fragranza. Il latte fresco si mantiene uno-due giorni dopo la data e fino a quando non diventa acidulo si può bere. Lo yogurt scaduto da 6-7 giorni si può mangiare tranquillamente, così come la pasta fresca. Anche per le uova si può glissare qualche giorno. Attenzione però, queste indicazione valgono solo se viene rispettata correttamente la catena del freddo.
Gli alimenti che si tengono fuori dal frigorifero e i surgelati hanno sull’etichetta il termine minimo di conservazione che varia da 3-6 mesi a 2 anni e più. La data indica il periodo in cui sono garantite le caratteristiche nutrizionali e organolettiche. Anche in questo caso ci vuole un po’ di elasticità perché le date indicate dalle aziende sono approssimative. Vedi tabella
Un succo di frutta dopo 8-10 mesi ha meno sapore, l’olio extra vergine dopo 18 mesi ha perso buona parte del gusto, il caffé macinato a distanza di 16 mesi dal confezionamento ha perso buona parte dell’aroma.
La pasta e le conserve in scatola come il tonno e i pelati invece resistono bene e si possono consumare anche a 2-3 mesi dalla data. Anche il pesce surgelato se conservato bene non presenta problemi 1-2 mesi dopo l’indicazione presente sull’etichetta. Una cosa deve essere chiara, il termine minimo di conservazione stampato sui prodotti che si tengono fuori dal frigorifero non è una scadenza. Si possono consumare anche dopo, ma con un pizzico di buon senso.
C’è poi il discorso degli alimenti senza data di scadenza come il pesce fresco, in questo caso la durata varia in relazione alla specie e al tipo di confezionamento. Il pesce azzurro è il più delicato e infatti si mantiene meno di tre giorni, mentre altre specie si conservano tranquillamente 5-6 giorni. Quando il pesce è confezionato in vaschette sigillate in atmosfera protettiva si possono superare i 7 giorni.
Anche la carne fresca non ha una data di scadenza. La durata dipende dal taglio anatomico e dalle dimensioni. Quando si compra un pezzo intero che pesa da 500 g a oltre 1 kg, la carne in frigorifero si mantiene tranquillamente 5-6 giorni. Le vaschette di carne tritata, di hamburger o di fettine per il carpaccio devono essere cucinate al massimo entro 24 ore dal confezionamento. La stessa tempistica vale quando si comprano questi tagli di carne dal macellaio. Se invece la carne (fettine o hamburger) è venduta in vaschette sigillate e confezionate in atmosfera protettiva (dicitura che compare sull’etichetta) allora l’intervallo di scadenza varia da 7 a 10 giorni.
Alimenti senza data di scadenza |
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Pesce fresco azzurro | Max 3 giorni |
Pesce fresco (salmone, pangasio) | Circa 5-6 giorni |
Pesce fresco in atmosfera controllata | Può superare i 7 giorni |
Carne: tagli grossi, e parti intere | Circa 5-6 giorni |
Hamburger, carne tritata, fettine di carpaccio | Entro 24 ore dal confezionamento |
Carne confezionata in atmosfera protettiva | Da 7 a 10 giorni |
Alimenti con data di scadenza |
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Data di scadenza | Consumo consigliato | |
Insalata in busta | 5-7 giorni | Meglio un giorno prima |
Latte fresco | 7 giorni | Anche 1-2 giorni dopo |
Yogurt e pasta fresca | 30 giorni | Nessun problema 6-7 giorni dopo |
Uova | 28 giorni | Nessun problema 2-3 giorni dopo |
Alimenti con termine minimo di conservazione |
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Succo frutta | 1 anno | Perde sapore non superare 6 mesi |
Olio extra- vergine | 12-18 mesi |
Perde aroma e sapore max 1 anno
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Caffè macinato | 16 -24 mesi | |
Pasta | 24 mesi |
Nessun problema anche 1-2 mesi dopo scadenza
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Conserve in scatola (tonno, pelati …. |
2-3 anni | |
Pesce surgelato | 12 mesi |
Foto: Photos.com
Giornalista scientifica
articolo molto utile specialmente contro lo spreco ma, gradirei sapere i tempi per i legumi secchi zucchero e miele. grazie
Si tratta praticamente di alimenti che scadono dopo anni se conservati in un luogo asciutto. Il miele può cambiare un pò sapore ma non va a male, i legumi secchi in assenza di umidità durano anni e lo zucchero pure.
grazie dottore articolo molto utile
Un’analisi che fa chiarezza per il consumatore, ma che anche richiederebbe qualche importante precisazione.
Per esempio: vero che lo yogurt si potrebbe mangiare anche alcuni giorni dopo la scadenza, ma il suo contenuto in fermenti vivi e vitali (elemento caratterizzante e distintivo) non e’ piu assicurato ed anzi si puo considerare perduto in maggior parte.
Ancora per esempio: l’insalata in busta presenta a fine scadenza non solo un degrado organolettico (come giustamente evidenziato nell’articolo) ma soprattutto uno sviluppo indesiderabile della carica batterica.
ma se un prodotto confezionato (carne surgelata) , sono presenti 2 date di scadenza diverse!?una all’interno ed una all’esterno!? come è possibile?
grazie
La carne surgelata non ha una scadenza ma sull’etichetta è riportata la dicitura "da consumare preferibilmente entro…". Vuol dire che la data è orientativa, se le due date non differiscono di molto non ci sono problemi. In ogni caso non ci dovrebbero essere due date sulla stessa confezione.
Salve volevo sapere avendo comprato una grossa fornitura di una bevanda analcolica e sul fondo era sritto da consumare preferibilmente in data x e siccome è più di qualche mese che continuo a berla pur essendo scaduta e il suo sapore è sempre integro non lo so da vostro consiglio ci sono problemi? se potrei gentilmente avere una risposta ve ne sono grato saluti.
Se la bevanda in lattina è stata conservata in un ambiente asciutto non ci dovrebbero esere problemi. Al massimo perde un pò di sapore. Certo non deve aspettare un anno a berla
Per gli alimenti confezionati, a volte, esiste la dicitura "dopo l’apertura consumare entro tot giorni".
Quando questa dicitura non c’è vale la scadenza della confezione?
Benedetto, la scadenza indicata sulla confezione si riferisce sempe al prodotto confezionato ancora chiuso e conservato in condizioni corrette ( in frigo ,in freezer … ). Quando il prodotto viene aperto o ci sono indicazioni precise sulal confezione oppure segue i nostri consigli , oppure va consumato il più presto possibile se è un alimento con la data di scadenza per gli altri non è così urgente.
Vorrei sapere per quanto riguarda la scadenza della farina di mandioca, del riso, o sia del grano in generale se posso utilizzare 6 o 8 mesidopo una volta aperto il prodotto???Grazie e a presto.
Jaiza, se le confezioni di farina sono aperte mi sembra che sia passato troppo tempo.