Tra il gennaio 2017 e il 2 marzo 2018, in Sudafrica le analisi di laboratorio hanno confermato 948 casi di persone contaminate dal batterio della Listeria, con 659 ricoveri in ospedale e 180 decessi. Un tasso di mortalità del 27%. È questo il bilancio, ancora provvisorio, della più grave epidemia di listeriosi mai registrata, fatto dal ministro della salute sudafricano Aaron Motsoaledi. Le autorità sanitarie hanno intervistato 109 persone colpite dall’infezione, per ricostruire cosa avessero mangiato nel mese precedente. L’85% ha indicato di aver consumato prodotti a base di carne lavorata, con in testa le grandi salsicce di carne denominate polony, molto popolari in Sudafrica, seguite dalle salsicce di Vienna e altre carni fredde.
Listeria responsabile dell’epidemia
La tipologia di batterio è stata stabilita dopo che il 12 gennaio scorso nove bambini di un asilo di Soweto si sono sentiti male. Il focolaio dell’epidemia di listeriosi è stato individuato in un impianto della Enterprise Foods, a Polokwane, uno dei maggiori produttori alimentari sudafricani, dove il batterio della Listeria è stato rinvenuto nel 30% dei campioni esaminati. Diversi prodotti a base di carne contaminati dalla Listeria monocytogenes stati rilevati anche in un’altra struttura della Enterprise Foods, a Germiston, ma il tipo di sequenza del batterio non è ancora noto.
Oltre il 10% dei campioni di carne analizzati sono risultati contaminati anche in un impianto di un altro produttore, RCL Foods, a Wolwehoek, ma il tipo di sequenza del batterio è risultato diverso da quello che ha colpito i bambini di Soweto.
A questo punto è iniziato il ritiro dei prodotti dagli scaffali, ed è stata interrotta la produzione negli impianti incriminati e i cittadini sono stati invitati a non mangiare prodotti a base di carne pronta per il consumo. L’allarme si è esteso anche ai paesi vicini e lo Zambia ha deciso l’interruzione delle importazioni dal Sudafrica di alcuni prodotti alimentari, tra cui carni lavorate, verdure e prodotti caseari, rimuovendoli anche dagli scaffali.
L’infezione provocata da batterio Listeria monocytogenes si manifesta con sintomi gastrointestinali ma in soggetti immunodepressi o affetti da patologie croniche può determinare conseguenze più gravi, come sepsi e meningite.
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