![lattine bibite](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2014/07/iStock_000001304588_Small.jpg)
La Commissione europea ha pubblicato un nuovo regolamento per ridurre ulteriormente l’esposizione dei consumatori al bisfenolo A (BPA), una sostanza classificata come interferente endocrino in grado di alterare l’equilibrio ormonale e il metabolismo dell’organismo. Il bisfenolo A è utilizzato per la produzione di rivestimenti di bottiglie riutilizzabili per bevande, articoli per la tavola (piatti e tazze) e contenitori per la conservazione, nonché nella carta termica degli scontrini. In tracce si trova anche nei rivestimenti di lattine per bibite, visto che circa l’80% possiede all’interno vernici epossidiche a base di BPA.
Finora l’uso è stato autorizzato in Europa per la produzione di materiali a contatto con alimenti in plastica (Regolamento (UE) n. 10/2011), ma è stato vietato, in base al principio di precauzione, per i biberon in policarbonato destinati ai lattanti (Regolamento (UE) n. 321/2011). Il nuovo regolamento si è reso necessario perché la stessa Commissione parla di “situazione di incertezza sul piano scientifico, anche se il rischio per la salute umana non ha ancora potuto essere pienamente dimostrato”.
![sardine in scatola](https://www.ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2015/06/cibo-in-scatola-sardine-Fotolia_81230846_Subscription_Monthly_M-1024x702.jpg)
Le nuove misure si sviluppano sostanzialmente in due direzioni. In primo luogo, si ha l’estensione del divieto totale di impiego del BPA per la produzione di tazze e bottiglie in policarbonato destinate a lattanti, così come per rivestimenti di imballaggi destinati a formule e alimenti per la prima infanzia (latte artificiale, formule di proseguimento, alimenti a base di cereali, alimenti per l’infanzia o latte e bevande a base di latte). In seconda battuta, c’è l’estensione di parte del campo di applicazione della norma (finora riguardante solo i polimeri) anche a vernici e rivestimenti. In questo caso il limite di migrazione di bisfenolo A da articoli e imballaggi (ovvero la quantità massima di sostanza che può contaminare l’alimento) è stato ridotto da 0.6 mg/kg a 0.05 mg/kg. Livelli che ogni produttore di articoli e imballaggi dovrà monitorare, mediante specifiche prove di laboratorio, per mettere in commercio i propri prodotti.
Il regolamento introduce una novità relativa alle “dichiarazioni di conformità”, ovvero i documenti che dovranno essere messi a disposizione delle autorità competenti, in caso di controllo. Le nuove norme si applicano a decorrere dal 6 settembre 2018, per consentire alle aziende di uniformarsi alle disposizioni e smaltire eventuali scorte.
Sebbene il Parlamento europeo nella risoluzione del 2016 avesse richiesto l’attuazione di regolamenti più restrittivi vietando il BPA in tutti i materiali a contatto con alimenti e per gli imballaggi, le misure della Commissione sono state ben più morbide. Tanto che alcuni Stati membri hanno introdotto restrizioni nazionali. Danimarca e Belgio hanno bandito il bisfenolo A in materiali a contatto con alimenti per lattanti e bambini piccoli; la Svezia lo ha vietato in rivestimenti e vernici di articoli e imballaggi per alimenti destinati a lattanti e bambini piccoli; la Francia ha bandito il BPA in tutti gli imballaggi e i materiali a contatto con gli alimenti (eccetto le attrezzature industriali come tubi e serbatoi) a partire dal 1° gennaio 2015. Lo stesso Parlamento europeo, nel 2016, sottolineò che eventuali alternative non dovrebbero includere il bisfenolo S (BPS) poiché questa sostanza ha un profilo tossicologico simile al BPA.
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Quando citate un nuovo documento legislativo, sarebbe utile indicare i riferimenti esatti, così che sia possibile farne una ricerca in rete quando, come in questo caso, il link non funziona.
Grazie.
Gentilissimo Marco, a noi risultano corretti tutti i link. eccoli per esteso:
La Commissione europea ha pubblicato un nuovo regolamento: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?qid=1518770123419&uri=CELEX:32018R0213
Regolamento (UE) n. 10/2011: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32011R0010&from=IT
Regolamento (UE) n. 321/2011: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:087:0001:0002:IT:PDF
E l’Italia ha approvato o vuole approvare restrizioni rispetto al divieti nel campo dei lattanti e al limite di 50 µg per kg (di prodotto suppongo)?
L’Italia, sul tema BPA, non ha mai preso decisioni a livello nazionale limitandosi a seguire le imposizioni fissate a livello comunitario. Non è prevista nei prossimi mesi l’approvazione di misure nazionali relativamente a questa sostanza.
@Foltran
Grazie.
competenze del ministero della salute? se s¡’, ecco che conta avere un ministro che sia della materia!