I prodotti alimentari con il marchio del supermercato (chiamati anche marche private o private label) vendono sempre di più. È questo l’elemento comune a tutte le catene che registrano a causa della crisi economica una costante riduzione dei consumi.
Per questo motivo riproponiamo il quadro aggiornato dei marchi utilizzati dalle principali catene per i prodotti che fanno diretta concorrenza ai grandi nomi dell’industria alimentare nazionale come Barilla, Ferrero, Coca-Cola, Granarolo… imitando la composizione e a volte anche la confezione del prodotto leader di mercato.
Il marchio del supermercato
Secondo le stime più recenti gli alimenti con il marchio del supermercato rappresentano il 15% del carrello della spesa. In alcuni casi si è notato che alcuni prodotti sono addirittura diventati leader di mercato, superando come volume di vendita le grandi firme.
Negli ultimi anni lo scenario non è cambiato molto, fatta eccezione per le nuove marche di Simply pienamente autonome da Auchan e senza il suffisso Sma (l’insegna è stata convertita in Simly, Ipersimply e Punto). Il successo di queste marche si basa sul prezzo competitivo e sulla fiducia assegnata all’insegna. Nella tabella presentiamo il logo utilizzato dai supermercati per la linea principale dei prodotti. Il settore si è talmente ampliato che ormai ci sono supermercati che hanno nove marchi, ognuno per linee di alimenti specifici: bambini, prodotto di lusso, poco costoso, equo-solidale…
Le marche “base” dei principali gruppi/insegne |
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A&O Selex | |
Auchan |
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Billa |
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Carrefour |
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Coop |
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Crai | |
Despar |
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Esselunga |
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Il Gigante |
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Iper | |
Leclerc- Conad |
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Pam – Panorama |
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Sigma |
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Simply |
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Sisa |
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analisi di mercato
Gentile Sergio,
Valis è la marca "primo prezzo" di Iper. Stiamo preparando un articolo in cui tratteremo anche questo argomento.
La marca base dell’Iper non è Valis?
Leggendo le etichette delle private labels si possono comodamente rintracciare i produttori e verificare come questi prodotti non abbiano nulla da invidiare a quelli più blasonati in fatto di qualità .. Personalmente acquisto quasi esclusivamente prodotti a marchio del supermercato in cui mi servo e ne sono molto soddisfatto.. In alcuni casi i prodotti del marchio primo prezzo sono gli stessi della private label ma a prezzo minore..
Ancora una volta il vostro sito esalta le private labels non tenendo conto che se c’è un vantaggio nel breve termine per il consumatore, è anche vero che esiste uno svantaggio per le molte piccole aziende di eccellenza alimentare italiana. La GDO letterelmente strozza il fornitore pretendendo l’alta qualità a prezzi stracciati per poi andare a fare ricarichi vergognosi sul prodotto a scaffale e comunque apparire conveniente. Solo le aziende medio grandi più strutturate possono permettersi linee dedicate alla produzione di private labels. Le altre si vedono tolti i propri prodotti e/o costrette ad accettare condizioni di marginalità ridicole sulle private labels per continuare a produrre. Se non si pone rimedio a questo fenomeno molte aziende alimentari ne soffriranno. Senza contare che, in un accordo per la produzione di private label, non è la qualità , purtroppo, il fattore determinante.
Non leggo nella lista i prodotti a marchio Prix, forse perchè troppo scadenti?
Gentile Momo,
I supermercati del gruppo Prix sono discount, come Lidl, Dico, ecc. Nell’articolo questo genere di catene non sono state trattate. Non è una questione di qualità dei prodotti.
Dovreste fare una lista dei supermercati "italiani" ed una di quelli delle Multinazionali. Sento attorno a me che c’è un gran interesse "campanilistico" in questo periodo di crisi, condivisibile.