Bustine di diossido di cloro per eliminare contaminanti da frutta e verdura. Il Dipartimento dell’Agricoltura Usa collabora alla sperimentazione di una nuova tecnica
Bustine di diossido di cloro per eliminare contaminanti da frutta e verdura. Il Dipartimento dell’Agricoltura Usa collabora alla sperimentazione di una nuova tecnica
Beniamino Bonardi 18 Luglio 2017Gli scienziati del Dipartimento statunitense dell’Agricoltura stanno aiutando un’azienda della Florida, la Worrell Water Technologies, a sviluppare un sistema per rendere più sicure frutta e verdura fresche. Si tratta di bustine, grandi la metà di una carta di credito, che rilasciano lentamente diossido di cloro sotto forma di gas, in grado di eliminare i batteri di Escherichia coli e altri agenti patogeni dalla superficie dei prodotti freschi.
La nuova tecnologia è destinata ai grossisti e le prove hanno dimostrato che sono sufficienti due-tre bustine per ogni cassa o cartone di prodotti freschi. Ogni bustina costa pochi centesimi di dollaro e quindi il loro utilizzo non dovrebbe avere significativi impatti sul prezzo della merce.
Negli Stati Uniti, il cloro viene aggiunto all’acqua di lavaggio nei processi alimentari. In Europa, a volte, il diossido di cloro viene immesso nelle stanze di stoccaggio, per sanificare i prodotti, ma è la prima volta che questa sostanza viene utilizzata in fase di imballaggio, ad uso dei grossisti. La sperimentazione di queste bustine con i pompelmi ha dimostrato che, utilizzando gli stessi imballaggi e le medesime modalità di spedizione e di stoccaggio, i frutti con le bustine di diossido di cloro hanno una quantità di batteri e di funghi dieci volte inferiore, senza che l’aspetto e il gusto del pompelmo vengano modificati. Test di laboratorio, con esito positivo, sono stati fatti anche sui pomodorini a grappolo e ora le sperimentazioni proseguiranno su altri tipi di frutta e verdura.
“Attualmente almeno il 25% dei frutti e delle verdure prodotti in tutto il mondo viene sprecato a causa del deterioramento dovuto alla contaminazione microbica dopo la raccolta”, afferma Jinhe Bai, uno dei ricercatori del Dipartimento dell’Agricoltura, che sottolinea come i batteri di E. coli e altri agenti patogeni sulla superficie degli ortaggi possano causare malattie, se questi non sono ben lavati o cotti.
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