La scelta di avere Nestlé come principale sponsor ha fatto affogare in un mare di polemiche la Conferenza, organizzata da P3 Media, che si sarebbe dovuta tenere a Edimburgo il 27 maggio sul tema “Building a Healthier, Fairer Scotland” sui temi dell’obesità, della nutrizione infantile, del consumo di tabacco e dell’epatite C. Da decenni Nestlé è accusata di adottare tecniche di marketing aggressive per promuovere il latte artificiale per neonati, in sostituzione dell’allattamento al seno nei paesi in via di sviluppo.
Dopo la diffusione del programma, nove membri dello Scottish Public Health Network, che riunisce figure di alto livello del servizio sanitario nazionale, hanno scritto una lettera agli organizzatori, annunciando che, vista la decisione di accettare la sponsorizzazione di un produttore di latte sostitutivo di quello materno, avrebbero raccomandato ai loro colleghi di non partecipare o di non assistere. L’annuncio del boicottaggio ha indotto P3 Media a cancellare l’evento, provocando il “forte disappunto” di Nestlé, secondo cui la conferenza non era un’occasione per presentare propri prodotti, ma per promuovere l’importanza dell’allattamento al seno e di una buona alimentazione durante la gravidanza e nella prima infanzia.
La sponsorizzazione prevedeva che Nestlé potesse affiancare i relatori del mattino, fare una propria presentazione e avere uno stand in posizione privilegiata.
Beniamino Bonardi
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Scozzesi: gente con la schiena diritta e un’etica non in vendita al miglior offerente.
D’accordo, hanno messo in pratica i principi etici
God bless Scotland!
La sponsorizzazione ci può stare , perché l’industria che fa ricerca può portare anche contributi positivi, purché non influenzi minimamente gli interventi e la libertà di intervento, anche fortemente critico ma con diritto di replica, nei congressi e sui blog, o addirittura sulle riviste consumeristiche.
Parole perfette Andrea Ricci.
Per la storia dell’inganno del latte in polvere meglio del latte materno (che in africa ha causato una strage di bambini perché l’acqua che usavano x allungare il latte veniva naturalmente da pozzi con batteri- e questa possibilità quelli della nestlè l’ avevano considerata di certo..), io non compro da 10 anni un prodotto nestlè o nescafè etc.., li boicotto per principio.