Secondo una ricerca di Euromonitor International, a livello mondiale le calorie provenienti da cibi confezionati e bevande zuccherate assunte ogni giorno, ammontano a circa 1,5 trilioni, con una media individuale di 765 calorie, che in Europa e Nord America sale a 1.500 e in Cina scende a 510. In testa alla classifica c’è il Messico, con una media di 1.919 calorie per persona, mentre in coda c’è l’India, con 151, sempre in riferimento ad alimenti confezionati e bibite.
Nonostante il 40% della popolazione mondiale sia obesa o in sovrappeso, la previsione è che, alle attuali tendenze, nel 2019 ci sarà una maggiore assunzione media di 90 calorie a livello mondiale rispetto al 2014, mentre nella dieta occidentale sarebbe necessaria una diminuzione di cento calorie quotidiane.
Secondo Euromonitor, che ha analizzato otto valori nutrizionali dei cibi confezionati e delle bevande in cinquantaquattro Paesi, se si vuol ridurre il tasso di obesità, sembrano inevitabili legislazioni più rigide.
Per quanto riguarda il consumo di zucchero, a fronte di una dose giornaliera consigliata dall’Organizzazione mondiale della sanità pari a 50 grammi, che una nuova proposta vorrebbe dimezzata, gli Stati Uniti guidano la classifica con 126 grammi, seguiti da Germania e Olanda, con quasi 103 grammi. L’Italia è al 24° posto, con 57,6 grammi giornalieri.
Invece a proposito del consumo di grassi, secondo le tabelle pubblicate dal Washington Post, in testa c’è il Belgio, con una media di 95 grammi giornalieri per persona, seguito dalla Germania, con 86,5 grammi. L’Italia è quattordicesima, con 69,20 grammi.
Beniamino Bonardi
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