L’allerta per i wurstel di pollo è stata lanciata a livello nazionale dalla Regione Emilia Romagna, che ha riscontrato la presenza di cloramfenicolo (0,88 microgrammi/kg) nella carne separata meccanicamente congelata utilizzata nella produzione. In italia i wurstel sotto accusa sono prodotti dall’azienda leader di mercato Grandi Salumifici Italiani che produce wurstel per moltissime catene di supermercati.
La questione non è trascurabile dato che il cloramfenicolo è un antibiotico molto efficace per combattere le infezioni batteriche che colpiscono spesso gli allevamenti di polli. Si tratta però di una sostanza vietata per gli effetti secondari che provoca sull’organismo umano e per il problema dello sviluppo della resistenza all’antibiotico stesso. L’allerta è estesa a livello Europeo perchè la carne separata meccanicamente sotto accusa è stata venduta da un produttore italiano oltre che ai Grandi Salumifici Italiani anche a imprese situate in Germania, Olanda, Albania e Armenia.
Abbiamo sentito l’azienda che però non ha voluto comunicare i marchi dei Wurstel ritirati dal mercato. Un rappresentate ci ha solo detto che in questi giorni è stata inviata una lettera a tutti i supermercati e i punti vendita interessati invitandoli a ritirare il prodotto dagli scaffali(*).
In assenza di comunicazioni ufficiali l’unico consiglio valido è di non mangiare i wurstel di pollo prodotti dai Grandi Salumifici Italiani acquistati nei giorni scorsi (il nome è riportato sull’etichetta). Si possono invece comprare le confezioni della stessa azienda che tra qualche giorno saranno sugli scaffali .
La segnalazione è stata diffusa dal servizio sanitario della Valle d’Aosta che abitualmente avvisa i cittadini quando ci sono problemi di questo tipo. Nella regione i wurstel erano presenti sugli scaffali della catena di hard discount Ld e in un altro punto vendita (Fagioli).
Se qualche lettore ha qualche informazione supplementare sui marchi e sui lotti coinvolti scriva pure in redazione.
Cogliamo l’occasione per ricordare che tutti i wurstel di pollo ottenuti da carne separata meccanicamente sono un prodotto di mediocre qualità, essendo ricavati dalla spremitura delle carcasse, come abbiamo spiegato più volte su questo sito. Insomma un alimento di cui si può fare volentieri a meno.
(*) I supermercati in genere quando ritirano un prodotto dagli scaffali per motivi sanitari non avvisano i clienti. Anche il Ministero della Salute non informa i cittadini, ma interviene con un comunicato solo quando c’è un rischio molto serio (come nei casi di presenza di tossina di Botulino). L’unica regione che deroga a questa maodalità è la Valle d’Aosta che mette in rete le notizie relative alle allerta sul suo territorio.
Non disponiamo delle foto dei wurstel ritirati, ma solo del logo dell’azienda.
Scheda del prodotto ritirato
Data |
Descrizione |
Tipo di rischio |
Punti vendita della Valle d’Aosta dove è stato distribuito |
Ditta produttrice |
LOTTI interessat |
03/09/2012 |
Wurstel di pollo |
Presenza di cloramfenicolo |
LD via Lattea 2, LD via Lattea 2, LD via Lattea FAGIOLI SRL Bieltschocke 26, Gressoney Saint Jean |
Grandi Salumifici Italiani |
71112 scad.07/11/2012 |
Foto:Photos.com
Marco. Il problema infatti riguarda i wurstel di pollo che Grandi Salumifici Italiani produce per le private label delle catene di supemrmercati.
Come sempre si fa di tutto per proteggere il nome del produttore scorretto e non i consumatori che potrebbero – NON SIA MAI! – scegliere la strada del boicottaggio.
I wurstel pollo e tacchino prodotti da grandi salumifici italiani non sono di carne separata meccanicamente, questa questione riguarda i wurstel "misto" con dicitura "delicato"
E comunque il ritiro e’ stato fatto in via precauzionale.