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E se pagassimo oggi la cena al ristorante che faremo a giugno o luglio? È l’iniziativa pensata da TheFork, piattaforma di prenotazione online, per supportare il settore della ristorazione, uno dei più colpiti dalle conseguenze economiche della pandemia. Bar, locali e ristoranti sono stati tra i primi a chiudere e saranno probabilmente fra gli ultimi a tornare a regime. Nel frattempo chi ha potuto si è dedicato al food delivery, mentre con l’avvio della fase 2 le attività di ristorazione potranno riaprire ai clienti solo per il servizio di asporto. Per tornare a cenare in pizzeria, bisognerà aspettare almeno fino al primo giugno.

Li hanno chiamatidining bond”, ma non sono altro che voucher prepagati acquistabili da ciascun direttamente dall’applicazione, selezionando uno dei ristoranti aderenti e inserendo l’importo desiderato. I soldi verranno accreditati direttamente al  locale, senza commissioni da parte di TheFork. “L’obiettivo è duplice: – spiega Almir Ambeskovic di TheFork – da un lato i ristoranti riescono a raccogliere liquidità in attesa di riaprire, dall’altra gli utenti possono sostenere i propri locali del cuore, con un pensiero rivolto al futuro, ora che cresce il desiderio di andare a mangiare fuori ”.

La campagna “Salviamo i ristoranti” arriva dunque in Italia dopo essere stata testata in altri paesi del mondo con risultati positivi. In totale, tra Australia, Belgio, Francia, Spagna e Svizzera, i ristoratori hanno già raccolto oltre 500 mila euro grazie ai voucher.

I “dining bond” di TheFork hanno raccolto il plauso della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), che aveva già lanciato un’iniziativa analoga, ma anche dell’Associazione professionale cuochi italiani (Apci), dell’Associazione italiana ambasciatori del gusto (Adg) e di Le Soste, associazione che riunisce ristoranti di cucina italiana nel nostro paese e nel mondo.

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