Dai mezzi pubblici ai supermercati, ormai guanti e mascherine sono obbligatori quasi ovunque, anche se non devono essere una scusa per “dimenticare” le regole di igiene e distanziamento sociale. Ma siamo sicuri di saperli indossare e togliere correttamente? Antonello Paparella, microbiologo alimentare dell’Università di Teramo, spiega durante Geo, programma in onda su Rai3, come togliere e smaltire nel modo giusto i guanti, come mettere una mascherina e se c’è un modo per disinfettarla.
Per esempio, i guanti andrebbero indossati solo appena prima di entrare nel supermercato o di salire sui mezzi pubblici. Poi, quando è ora di sfilarli, bisogna fare attenzione a non toccare la pelle con le dita guantate, come mostrato nel video. A questo punto vanno chiusi in un sacchetto (o meglio due) e gettati nell’indifferenziato. Una volta eliminati i guanti, le mani vanno lavate o igienizzate con un gel a base d’alcol.
Passando al capitolo mascherine, quelle indicate per la popolazione sono di tipo chirurgico o, in mancanza di esse, quelle riutilizzabili in tessuto, che hanno però un minore potere filtrante. Le mascherine devono essere sfilate dalla loro busta protettiva solo al momento di indossarle, prendendole per l’elastico o i lacci, e poi posizionate sul volto avendo cura di coprire bene naso e bocca, facendola aderire il più possibile, come mostra il video. Vista la scarsità, se utilizzate per poco tempo alla volta, anche le mascherine chirurgiche possono essere riutilizzate, ma non si possono lavare né disinfettare (ne avevamo parlato in questo articolo sulla disinfezione delle mascherine): meglio appenderle per qualche giorno all’aria, per lasciare che il virus si inattivi spontaneamente. Le mascherine in tessuto, invece, possono essere lavate in lavatrice, eventualmente con un additivo disinfettante: attenzione però al tipo di tessuto!
Ecco l’intervista di Antonello Paparella a Geo:
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Non capisco perché Papparella dica che le mascherine possono essere decontaminate (lasciandole appese per un paio di giorni, in modo che il virus si inattivi), mentre non preveda che si possa fare la stessa operazione per i guanti che secondo lui devono essere smaltiti in 2 diversi sacchi per immondizie. Non sarebbe più pratico, economico ed ecologico seguire per i guanti lo stesso processo consigliato per le mascherine? La Redazione può chiarirmi il motivo? Grazie
Pur attenendomi alle direttive sul comportamento da tenere faccio fatica a capire alcune cose anche perché non riscontro omogeneità nelle indicazioni:
– i guanti, perché sono necessari? Tenuto conto che non mi devo aggirare in un reparto di un ospedale COVID e che il virus non si trasmette passando dalla pelle, la differenza fra mani che sono state protette da guanti e quelle che non lo sono state ma che vengono adeguatamente disinfettate con gel apposito o un attento lavaggio è così tanta da imporre l’uso dei guanti?
– e se effettivamente sono più protettivi perché dopo averli tolti devo lavarmi le mani o disinfettarle?
– e se i guanti sono così necessari per proteggerci che potenzialmente dopo l’uso hanno un carica virale talmente alta da richiedere uno smaltimento degno di una scoria nucleare, maglioni e giacche con le maniche che arrivano fin sui guanti? E gli altri indumenti?
– e i prodotti che acquisto nei supermercati toccati da una miriade di persone che indossano guanti potenzialmente infetti?
– e le mascherine, perché non vanno toccate? Neanche con le mani appena lavate o disinfettate? O il motivo è diverso da una possibile contaminazione
– e l’indicazione di sfilarle dal sacchetto appena prima di indossarle non contrasta con il consiglio di lasciarle all’aria per qualche giorno per abbattere la carica virale?
Sono sempre più perplessa …
i guanti NON si trovano ancora quindi inutile continuare a parlarne.
le mascherine: tutti dicono di tutto e il contrario di tutto, non si sa più a chi dar retta!
A questo punto con una miriade di informazioni, raccomandazioni, divieti, permessi, ECC ECC…..cerchiamo di fare del nostro meglio….l’importante è che tutti facciano la loro parte nel rispetto della propria e altrui salute