Il governo francese ha annunciato la creazione di un bollino con punteggio denominato Toxi-score sui prodotti per la pulizia della casa a partire dal 2022. Questa nuova etichetta consentirà ai consumatori di riconoscere a colpo d’occhio la possibile tossicità di un detergente. Stiamo parlando di detersivi per piatti, detersivi multiuso, spray igienizzanti, detersivi per bucato… I prodotti per le pulizie domestiche sono parte integrante della nostra vita quotidiana, tanto che vengono comprati senza badare molto alle etichette. Tuttavia, possono contenere sostanze chimiche in grado di presentare rischi per la salute: avvelenamento, allergie, ustioni, disturbi respiratori, ecc. Per questo la ministra francese per la Transizione ecologica, Barbara Pompili, ha annunciato venerdì 7 maggio su Franceinfo, l’attuazione di una nuova etichettatura, per indicare il grado di nocività, a partire dal 2022.
Il nuovo logo denominato Toxi-score, sarà disegnato sul modello del Nutri-score (più noto in Italia come etichetta a semaforo) utilizzato in Francia e in altri Paesi per permettere ai consumatori di conoscerne a colpo d’occhio le qualità nutrizionali del cibo in vendita nei supermercati. Si tratta di un sistema basato su una scala che associa cinque colori (dal verde al rosso) e cinque lettere (dalla A alla E). “ Oggi le etichette dei prodotti per la casa sono molto complesse. Non sappiamo davvero come usarle. Questo riguarda tutti i prodotti. Dobbiamo sapere a prima vista se prendere precauzioni per l’uso, ad esempio indossare i guanti o arieggiare la stanza”, ha spiegato la ministra. “Questi prodotti per la casa possono contenere solventi che emettono gas a volte pericolosi. Ci sono alcuni prodotti che non devono essere miscelati perché il risultato può essere molto pericoloso, come la candeggina”.
L’esposizione del punteggio elaborato con il sistema Toxi-score inizialmente non sarà obbligatoria, ma ogni azienda deciderà cosa fare. I dati che verranno presi in considerazione per l’elaborazione del Toxi-score non sono ancora noti, ma si tratterà di integrare informazioni sia sui rischi per la salute degli utenti e sia sull’impatto ambientale.
L’idea non è nuova. La necessità di un logo per i detergenti casalinghi è rivendicato da diversi anni in Francia dalla Lega contro il cancro e dalla rivista 60 Millions de consommateurs. Nel 2019, la rivista ha chiesto l’istituzione di un bollino per identificare i prodotti domestici tossici. In un sondaggio, ha dimostrato che su un centinaio di prodotti per la casa testati, la maggior parte presentava sostanze tossiche, irritanti e allergeniche e alcuni contenevano interferenti endocrini o ingredienti cancerogeni. Anche la rivista dei consumatori Que Choisir è intervenuta sul tema segnalando la frequente presenza di sostanze tossiche nei detergenti domestici.
Ma nulla è stato fino a dicembre 2019. L’annuncio dell’inizio della discussione su questo logo rientra nell’ambito del quarto Piano nazionale di salute ambientale (Pnse), un sistema sviluppato ogni cinque anni con il ministero della Salute e destinato a controllare i rischi ambientali a cui sono esposti i consumatori.
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giornalista redazione Il Fatto Alimentare