Nella settimana n°10 del 2016 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 52 (7 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende un caso per mercurio in squalo mako (Isurus oxyrinchus) congelato dalla Spagna.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: cadmio in tentacoli di calamaro indiano (Loligo duvauceli) congelato dall’India.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: sostanza vietata (nitrofurani, metabolita – nitrofurazone, SEM) in pesce pangasio congelato (Pangasius spp) dal Vietnam; sostanze non autorizzate (acefate e carbendazim) in riso Basmati dall’India; contenuto troppo alto di solfiti in vino bianco italiano (distribuito anche negli Usa e nei Paesi Bassi); sostanza non autorizzata (propargite) in tè nero fermentato dall’India; aflatossine in arachidi in guscio dall’Egitto.
Questa settimana le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato sono le due: oltre all’eccesso di solfiti nel vino, già evidenziato sopra, i Paesi Bassi segnalano mercurio nel pesce spada congelato prodotto nei Paesi Bassi, con materie prime provenienti da Italia.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
come mai i solfiti vengono citati nel titolo ma non v’é traccia nell’articolo?
saluti
Il riferimento c’è tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione segnalati dell’Italia: “contenuto troppo alto di solfiti in vino bianco italiano (distribuito anche negli Usa e nei Paesi Bassi)”
perchè non si riesce ad avere la quantità di solfiti ammessa in bottiglia? e perche’ non si riesce a pubblicare
i nomi delle aziende che hanno messo troppi solfiti nel vino esportato? oppure i controlli li fanno solo per il vino esportato? oppure in Italia viene permesso anche questo?
Purtroppo su questa notizia non riusciamo a ottenere ulteriori informazioni. Il Rasff “Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi” è una struttura coordinata a livello europeo. Molti Stati pubblicano i nomi delle marche i cui lotti sono oggetto di ritiro, richiamo o allerta. L’Italia non è tra questi; cioè neanche a noi è dato sapere di che prodotti si tratta. Abbiamo chiesto più volte alle catene di supermercati e al Ministero che questi dati fossero resi pubblici.
A me risulta che vi sia un limite di legge per il contenuto di SO2 nel vino, e che nel controllo gli organi del Ministero delle politiche Agricole siano particolarmente attivi, anche nel lanciare allerte prima che il vino in questione sia distribuito e consumato