Semi di soia in una ciotola e in un sacco di iuta

In Germania, come in quasi tutti i Paesi più sviluppati, un numero crescente di persone abbandona la carne, preferendo alimenti di origine vegetale, spesso a base di soia. Questo legume contiene fitoestrogeni, cioè molecole (gli isoflavoni) molto simili agli estrogeni umani, che si legano direttamente ai loro recettori, e che forse potrebbero costituire un rischio per gruppi particolari della popolazione, ad esempio in presenza di malattie dell’utero o della mammella dipendenti dagli estrogeni, come alcuni tipi di tumori. D’altro canto, per le donne in menopausa senza patologie estrogeno-dipendenti, la soia può essere utile per alleviare i sintomi. Tuttavia l’Efsa, finora, ha risposto no a chi chiedeva di ammettere claim che sottolineassero questi effetti, per insufficienza di dati scientifici, ma comunque nel 2015 si è espressa sugli integratori a base di soia, rimarcandone l’assenza di rischi per le donne in menopausa.

A preoccupare di più, comunque, è la mancanza di studi conclusivi che mettano in relazione un consumo regolare di soia con eventuali effetti sulla salute: quelli condotti in passato sono giunti a effetti molto contraddittori e difficili da valutare, che di volta in volta evidenziavano rischi e benefici associati agli isoflavoni o a prodotti come il tofu. Per questo – avvisa il BfR, l’Istituto per la valutazione del rischio tedesco, è opportuno che tali ricerche siano condotte al più presto, per colmare tutte le lacune e poter fornire così indicazioni più specifiche, omogenee e chiare alle persone potenzialmente a rischio. Inoltre, non va dimenticato che la soia è un allergene: secondo alcune stime, ne soffre tra lo 0,3 e lo 0,4% della popolazione tedesca e ciò spiega perché sia sempre richiesta l’indicazione in etichetta, in base al Regolamento europeo 1169/2011. Oltretutto, per reazione crociata, alimenti contenenti soia possono scatenare reazioni allergiche severe nelle persone allergiche al polline di betulla.

Tofu a cubetti in una ciotola
Sempre più persone scelgono una dieta a base vegetale, che comprende molti prodotti a base di soia

Rispetto ad altre sostanze vegetali impiegate per scopi simili, la soia contiene quantità più alte di metalli pesanti quali il cadmio e l’alluminio che la pianta assorbe dal terreno. La soia, come molti altri legumi, contiene sostanze antinutrienti che possono, ad esempio, ridurre l’assorbimento di alcuni minerali, come il ferro e lo zinco, e altre che devono essere inattivate attraverso un’adeguata cottura.

Oltre al documento del BfR, va poi ricordato che anche l’olio di soia presenta diverse caratteristiche critiche: in passato un consumo elevato di questo olio è stato associato a un aumento di rischio di obesità, diabete, ansia e depressione, Alzheimer e forse autismo. A questa lista si aggiunge ora la colite ulcerosa, malattia infiammatoria intestinale cronica di origine autoimmune che, secondo uno studio pubblicato su Gut Microbes, sarebbe più probabile in chi consuma regolarmente olio di soia. I ricercatori dell’Università della California lo hanno dimostrato alimentando i topolini con olio di soia per 24 settimane e studiando la composizione del loro microbiota intestinale. Nel tempo, i batteri che hanno effetto positivo sulla salute dell’intestino diminuiscono, lasciando il posto a quelli che predispongono alla colite ulcerosa, malattia in forte aumento quasi ovunque, secondo alcuni proprio perché l’olio di soia, presente in molti alimenti industriali, è sempre più comune nell’alimentazione di numerosi Paesi. 

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Laura
Laura
17 Luglio 2023 07:35

Scusate ma la soia è l’alimento base per le popolazioni orientali, fa parte integrante della loro dieta da sempre. Non mi sembra che l’Impero del Sol Levante si sia estinto nel frattempo

davis13
davis13
Reply to  Laura
17 Luglio 2023 22:46

esatto…anche in brasile è diffusa la soia e non mi pare siano conciati peggio degli occidentali che mangiano carne in grandi quantità…

Stenella
Stenella
Reply to  davis13
12 Agosto 2023 14:48

La soia coltivata in Brasile (OGM) viene utilizzata non per l’alimentazione umana, ma come mangime per gli animali da allevamento. Qundi gli occidentali onnivori la assumono in grandissima quantità per via indiretta, attraverso i prodotti animali.
Prova ne è che i prodotti a base di soia per il consumo diretto umano, vengono ottenuti con soia coltivata altrove (mi riferisco soprattutto ai prodotti bio).

luigiR
luigiR
Reply to  Laura
21 Luglio 2023 14:54

nel mondo ci sono popolazioni con caratteristiche diverse, per abitudini millenarie diverse, che han fatto sì che alcune possano tranquillamente alimentarsi con cibi che, viceversa, potrebbero costituire un problema per altre. inoltre, non posso dimenticare che la soia, in molte zone del pianeta, è coltivata in versione ogm (compresi Giappone e Brasile).

Livio
Livio
Reply to  luigiR
12 Agosto 2023 14:56

Esatto. Verrebbe da dire: mogli, buoi e cibo dei paesi tuoi.

Alessandra
Alessandra
Reply to  luigiR
17 Agosto 2023 18:44

Allora posso immaginare quanto siano attendibili risultati ottenuti sui topi

Laura
Laura
12 Agosto 2023 08:38

Grazie, i vostri articoli sono “” Illuminanti, utilissimi !!!

Giuseppe
Giuseppe
12 Agosto 2023 09:04

La soia così come altri alimenti quotidiani non è mai stata studiata a fondo; gli studi sugli alimenti non sono affatto proporzionali alla grande smisurata varietà e quantità di sostanze che sono nei nostri piatti. È un limite notevole di un mercato alimentare che muove un mare di miliardi e di interessi !!!