L’ordinanza della città di San Francisco sui rischi delle bevande zuccherate è incostituzionale. Corte d’appello Usa dà ragione ai produttori
L’ordinanza della città di San Francisco sui rischi delle bevande zuccherate è incostituzionale. Corte d’appello Usa dà ragione ai produttori
Beniamino Bonardi 27 Settembre 2017Una Corte d’appello statunitense ha accolto i ricorsi dell’American Beverage Association e della California Retailers Association, bloccando l’ordinanza della città e della Contea di San Francisco del giugno 2015, secondo cui nelle pubblicità delle bevande zuccherate doveva essere inclusa in evidenza un’avvertenza sui loro rischi per la salute. La Corte ha dato ragione alle tesi dei produttori, che contestavano la violazione dei diritto costituzionale alla libertà di parola e l’imposizione di un punto di vista ufficiale, senza alcuna corrispondenza con le linee guida per la dieta degli americani.
In base all’ordinanza bocciata dalla Corte d’appello, in tutte le pubblicità doveva comparire la scritta “ATTENZIONE: Bere bevande con zuccheri aggiunti contribuisce a obesità, diabete e carie. Questo è un messaggio della città e della contea di San Francisco”. I produttori, insieme alla California State Outdoor Advertising Association hanno giudicato quest’avvertenza “fuorviante e, come minimo, contestata e controversa”, sottolineando come riguardasse solo le bevande zuccherate, ignorando qualsiasi altro alimento contenente zuccheri aggiunti.
Nella sentenza della Corte d’appello, uno dei tre giudici, Sandra S. Ikuta, ha scritto che, “concentrandosi su un singolo prodotto, l’avviso trasmette il messaggio che le bevande zuccherate sono meno salutari di altre fonti di zuccheri e calorie aggiunti e hanno più probabilità di contribuire all’obesità, al diabete e alla carie dentale”. “Questo messaggio – ha aggiunto Ikuta – è ingannevole, alla luce dello stato attuale della ricerca”.
Fonte immagini: NYMag, Food Safety News
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