Un’altra epidemia di salmonellosi ha colpito l’Europa. E il responsabile, ancora una volta, sembra essere il pollo contaminato. Secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), pubblicati in un report del 26 ottobre, le autorità sanitarie finora hanno identificato 335 casi di Salmonella enteritidis ST11, due dei quali in Italia. Le infezioni registrate sono distribuite in tre distinti cluster che hanno interessato 14 Paesi europei, Regno Unito e Stati Uniti. Nove persone sono state ricoverate in ospedale, e una in Austria, è morta: un’eventualità molto rara nel caso delle infezioni da Salmonella. La maggior parte delle persone colpite, inclusa quella deceduta, avevano consumato carne di pollo, in particolare, kebab di pollo.
Cronistoria dell’epidemia di Salmonella enteritidis
Tutto è cominciato, il 1° giugno, quando la Danimarca ha segnalato sul portale di sorveglianza europea per le malattie infettive (EpiPulse) un focolaio di Salmonella enteritidis collegato al consumo di carne di pollo. Nei giorni successivi, altri Paesi europei hanno riportato casi appartenenti allo stesso ceppo segnalato dalle autorità danesi.
Quasi due mesi dopo, il 27 luglio, la Danimarca ha inviato un’altra segnalazione di casi di Salmonella enteritidis. Anche in questo caso, le infezioni erano probabilmente legate al consumo di pollo. I batteri isolati, tuttavia, appartenevano a un ceppo geneticamente distinto da quello del primo focolaio. Fanno parte di questo cluster anche i due casi riportati dall’Italia, uno dei quali ha richiesto il ricovero in ospedale. Poco dopo, il 1° agosto, l’Austria ha segnalato un terzo focolaio di salmonellosi, legato sempre al consumo di carne di pollo.
Alla fine, le autorità sanitarie europee hanno contato 335 casi di infezioni da Salmonella nel 2023, più altre 38 nel 2022, riconducibili a questi tre distinti cluster. I Paesi interessati sono: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Slovenia, Stati Uniti e Svezia. I Paesi più colpiti sono Regno Unito e Francia, con rispettivamente 110 e 112 casi, circa un terzo del totale delle infezioni.
Ancora Salmonella nel pollo dalla Polonia
Le autorità sanitarie e per la sicurezza alimentare di Austria, Danimarca e Italia hanno messo sotto indagine 10 prodotti a base di carne di pollo, sei dei quali sono risultati contaminati da Salmonella enteritidis ST 11. I prodotti coinvolti sono stati collegati a sette produttori in Polonia e uno in Austria. Le informazioni di tracciabilità suggeriscono l’esistenza di uno o più punti di contaminazione lungo la filiera. Tuttavia la maggior parte dei campioni di pollo contaminati relativi a 2022 e 2023 provenivano dalla Polonia, come già successo in passato numerose volte.
Secondo le autorità sanitarie europee, sono necessarie ulteriori indagini per identificare con precisione la causa della contaminazione e la fonte delle infezioni. Solo così sarà possibile implementare misure correttive efficaci per risolvere il problema alla radice. L’Ecdc conclude il suo report con un monito: siccome non è stato possibile identificare con certezza tutte le fonti di contaminazione, è probabile che si verificheranno altri casi di Salmonella. Magari anche in Italia. Attenzione quindi a cuocere bene la carne di pollo, a riscaldare adeguatamente i prodotti precotti in modo da ridurre i rischi e a mantenere un’adeguata igiene in cucina per evitare le contaminazioni crociate.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Ma il kebab, non è carne cotta? Sopravvive alla cottura la salmonella? Allevamenti intensivi, pochi controlli!
Nei casi citati evidentemente la carne non aveva raggiunto la temperatura adeguata alla neutralizzazione della Salmonella.