In Sahel due milioni di esseri umani stanno morendo di fame, altri 14 milioni sono a rischio. Ma il resto del mondo continua a far poco, troppo poco per impedire un’ulteriore catastrofe, dopo la tragedia umanitaria del 2011 in Corno d’Africa ancora parzialmente irrisolta. Unanime la denuncia-appello di quattro delle Ong impegnate sui territori. In Sahel l’emergenza è totale, i fondi per gli aiuti scarseggiano e sono milioni le vite a rischio per la mancanza di cibo, Action Against Hunger, Oxfam, Save the Children e World Vision hanno lanciato una denuncia-appello che in altri frangenti storici avrebbe potuto scuotere la comunità internazionale.

 

Le quattro Ong non hanno bisogno dei miliardi pretesi da Stati e banche europee per quadrare i loro conti. Basterebbero 250 milioni di US$ per salvare milioni di vite, ma sinora ne sono affluiti solo 52, poco più del 20%. Action Against Hunger ancora attendono 2/3 delle risorse, mentre Save the Children e World Vision a loro volta hanno potuto raccogliere solo il 15-20%% dei fondi programmati.

 

Le Nazioni Unite, dal loro canto, hanno recuperato meno del 50% dei 724 milioni di dollari stimati necessari per fronteggiare l’emergenza. La malnutrizione frattanto impera in tutta la regione e le agenzie chiedono ai governi e ai donatori più capaci, di convocare una conferenza ove assumere il preciso impegno a coprire l’intero plafond necessario a scongiurare una crisi senza ritorno. 

 

«Le famiglie in Africa occidentale stanno per entrare in un periodo critico», ha spiegato Steve Cockburn, regional policy manager per Oxfam in Africa Occidentale. «Abbiamo già visto donne frugare chicchi di cereali nei formicai per sopravvivere. Siamo pronti a portare assistenza a milioni di persone, ma il tempo sta per scadere e dobbiamo mettere in atto i programmi prima che la crisi raggiunga l’apice. Abbiamo urgentemente bisogno di fondi, bisogna fare in modo che i 16 milioni di persone a rischio non siano privati dell’assistenza di cui hanno disperatamente bisogno». In attesa che i grandi manovratori si risveglino dal loro sopore, segnaliamo ai nostri lettori un link per le donazioni richieste con urgenza.

 

Dario Dongo

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