Gli integratori di riso rosso fermentato (anche solo riso rosso) sono “un metodo discutibile per abbassare il colesterolo”. È questo il lapidario giudizio del BfR, l’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio, che ha pubblicato un’opinione scientifica sulla sicurezza del popolare rimedio “naturale” per la riduzione del colesterolo. Secondo gli esperti, questi integratori dovrebbero essere assunti solo dietro consiglio medico, perché hanno gli stessi effetti collaterali dei farmaci ipocolesterolemizzanti.
I prodotti a base di riso rosso fermentato derivano dalla tradizione cinese. Si tratta di riso bianco bollito fatto fermentare con muffe del genere Monascus, che fanno cambiare colore ai chicchi. Oltre al colore, la fermentazione produce composti che hanno un effetto farmacologico come la monacolina K, una sostanza con una struttura e effetti simili alla lovastatina, un farmaco anti-colesterolo. Per questo motivo gli integratori di riso rosso fermentato sono in grado di abbassare i livelli ematici di colesterolo.
La monacolina K ha anche gli stessi effetti collaterali della lovastatina. Stiamo parlando di mal di testa, nausea, diarrea, debolezza, eruzioni cutanee e crampi muscolari. In alcuni casi, può interferire con la funzionalità dei reni e del fegato, oppure danneggiare i muscoli (rabdomiolisi). La differenza è che, mentre il lavostatina è prescritta da un medico, gli integratori di riso rosso fermentato in Europa possono essere acquistati liberamente.
Secondo il BfR questi integratori dovrebbero essere assunti e prescritti dal medico, che deve valutare il rapporto tra i benefici degli integratori e gli effetti collaterali. Nel 2018, su richiesta della Commissione europea, l’Efsa aveva valutato la sicurezza dei supplementi contenenti monacolina K, senza però riuscire a stabilire un livello di assunzione senza rischi per la salute. In letteratura si trovano casi collegati all’assunzione di integratori con dosaggi più bassi di monacolina K (3 mg/die).
Nel 2017 anche l’Istituto superiore di sanità aveva acceso i riflettori sugli integratori a base di riso rosso fermentato. Il sistema di fitosorveglianza negli anni dal il 2002 al 2015 aveva raccolto 55 segnalazioni relative agli effetti collaterali. Nella maggior parte dei casi si sono verificati dolori muscolari, disturbi gastrointestinali e danni epatici, ma per 13 persone è stato necessario il ricovero in ospedale.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Carissimi, gli integratori alimentari sono di libera vendita, il medico è esperto di farmaci, li prescrive, ma di integratori alimentari, di riso rosso fermentato che ne sa? Quello che le fonti UFFICIALI gli permettono di sapere. Quindi una visione limitata e limitativa. Così, giusto per puntualizzare, la monacolina k e la lovastatina sono la medesima molecola ed un buon riso rosso fermentato contiene circa 14 monacoline (fonte EFSA)
Interessante l’articolo della Dr.ssa Crepaldi, e di attualità considerato il boom della monacolina k anche in Italia. Aggiungerei che a meno della metà del costo si può usare il farmaco con lovastatina, ad un dosaggio da proporzionare a quello presente nell’integratore se si vogliono equiparare i livelli di efficacia ed il rischio di effetti collaterali, con tutte le garanzie di un farmaco che sono diverse da quelle di un integratore.
Per fortuna a noi gli integratori in questione (ne ho cambiati due solo per passare dalla compressa alla polvere perché mia moglie ha problemi di deglutizione) funzionano da circa 10 anni senza effetti collaterali se non il costo (li ho scoperti molto prima che diventassero famosi). Sono passato da 260 a 190 di colesterolo mantenendo alto quello buono e anche dalle ultime analisi di Gennaio i valori del sangue fegato compreso sono ok (ho 56 anni e mia moglie 52). So bene che la molecola “naturale” è identica a quella di sintesi ma almeno la dose è minore di quella contenuta nei farmaci anche nella formulazione minore.
Se mangi delle sardine 2 volte alla settimana ottieni lo stesso effetto. Io l’ho sperimentato.
L’unico effetto collaterale che possono avere è che contengono purina (al pari di tanti altri pesci) e potrebbero aumentare un po’ gli acidi urici. Ma non è detto. E’ una cose soggettiva.
Facendo un po’ di dietrologia, la produzione e vendita di statine sintetiche rappresenta uno dei maggiori introiti economici per le case farmaceutiche.
Si può sospettare che non sia del tutto disinteressato questo giudizio poco positivo sull’integratore a base di riso rosso fermentato…
L’autorità per la sicurezza alimentare e la valutazione del rischio tedesca si limita a dire che il prodotto va prescritto dal medico avendo analoghi principi dei farmaci.
il prodotto leader di mercato in Italia è venduto da una casa farmaceutica, peraltro grande, e vi sono molti altri esempi. L’argomento che ha sottolineato il lettore precedente è importante: 3 mg di lovastatina non sono disponibili sul mercato, ed anche frazionado la cp non si riesce; sarebbe utile capire, a parità di posologia, il rapporto rischi benefici di monacolina k e lovastatina, considerando anche le differenti garanzie che il mercato del farmaco e dell’integratore oggi offrono.
Molti medici non riconoscono le proprietà terapeutiche del riso rosso fermentato e non lo prescriveranno al posto delle statine di sintesi farmaceutica. Lo dico per esperienza diretta personale.Per rispondere a Sandro Kensan, ci sono divesri studi dell’Università di Padova (credo uno dei primi enti in Italia a studiare gli effetti del riso rosso fermentato) che dimostrano che la monacolina K ha effetti sulla riduzione del colesterolo per circa un 10-20 % per cui è ottimale nella cura di livelli di ipercolesterolemia da lieve a moderata.
Inoltre, non trattandosi di sostanze di sintesi chimica ma prodotti naturali con tante altre sostanze che interagiscono con il principio attivo, si minimizzano gli effetti collaterali che conoscono bene quelli che devoni utilizzare le statine sintetiche.
Di seguito, invece, uno studio dell’Università di Bologna:
https://magazine.unibo.it/archivio/2019/03/28/il-riso-rosso-fermentato-ingrediente-naturale-e-sicuro-per-combattere-il-colesterolo
Io avevo letto ma non se la fonte è affidabile che la monacolina K assunta al posto del riso rosso non da gli stessi effetti di quest’ultimo in termini di riduzione dell’ipercolesterolemia. Avevo capito che non si sa bene come funziona il riso rosso in quanto le nostre conoscenze riguardano il funzionamento di un solo principio attivo.
Avevo letto anche che il riso rosso da effetti collaterali simili a quelli delle statine ma che ci sono pochi dati scientifici. La mia impressione è che il riso rosso sia meno pericoloso delle statine e anche che sia indicato per lievi scostamenti del colesterolo.
Concordo che il fai da te per il riso rosso non sia indicato e che va assunto alla dose più bassa possibile. Occorre un medico per valutare il livello di colesterolo massimo per ogni persona che dipende dai vari fattori di rischio che sono personali (fumo, attività fisica, età, ecc). Sulla base di questi va adeguato la quantità di riso rosso senza eccedere solo perché si ritiene che non sia pericoloso.
aggiungo che prima di assumere gli integratori in questione ho provato per un paio di anni di utilizzare gli yogurt “anti colesterolo” (fitosteroli) senza alcun risultato
Purtroppo ho riscontrato gli stessi effetti indesiderati delle statine. Quindi se non tollerate le statine inutile provarlo,ho speso solo soldi inutili,perché costano anche tanto.
Personalmente, l’ho provato e mi procura gli effetti collaterali delle statine. Per fortuna il rapporto colesterolo buono / cattivo è ancora buono e quindi, tiiriamo a campare, con una dieta abbastanza vegetariana.
Sono d’accordo con il Dott. Sculati, se si deve prendere la lovastatina perchè spendere soldi per il riso rosso fermentato (di cui comunque i risultati clinici sono discutibili) invece del farmaco, più sicuro e gratuito perché in caso di colesterolemia viene dato dal SSN. Alcuni cardiologi prescrivono integratori nel caso in cui i livelli di LDL siano elevati oltre le soglie indicate, nel caso dei cardiopatici post evento l’LDL dovrebbe essere <70 mg/dl obiettivo difficilmente raggiungibile sia con la dieta, sia con le statine. In questi casi l'obiettivo si può raggiungere associando alle statine gli integratori di fitosteroli e policosanoli in dosi da concordare con il medico, es.: 800 mg 2 volte al dì.
Nell’articolo si legge che l’istituto superiore di sanità dal 2002 al 2015 ha segnalato 55 casi di effetti collaterali per uso di riso rosso, ma su quante migliaia di persone? E quanti casi di effetti collaterali in chi usa le statine sintetiche? Se ci fosse una ricerca seria che dicesse in che percentuale vi sono casi collaterali in chi usa statine e chi usa riso rosso si potrebbero tirare delle somme, diversamente no.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali alcune aziende produttrici di riso rosso, poche, per ridurli, nella composizione aggiungono il co-enzima Q10. Tralasciando che alcuni medici ancora non sanno che esiste il riso rosso, dubito che ve ne sia qualcuno che quando prescrive statine prescriva qualcosa di simile al Q10.