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Protezionismo alimentare, la Commissione Ue avvia la procedura d’infrazione contro Romania e Ungheria. Contestate le leggi finalizzate ad avvantaggiare i prodotti nazionali
Protezionismo alimentare, la Commissione Ue avvia la procedura d’infrazione contro Romania e Ungheria. Contestate le leggi finalizzate ad avvantaggiare i prodotti nazionali
Beniamino Bonardi 24 Febbraio 2017
La Commissione europea ha avviato un procedura d’infrazione nei confronti di Ungheria e Romania per violazione delle regole sul libero commercio delle merci, contestando ai due paesi le norme protezioniste sulla vendita al dettaglio di prodotti agricoli e alimentari.
In Ungheria, una nuova legge impone ai dettaglianti di applicare gli stessi margini di profitto ai prodotti agricoli e alimentari nazionali e di importazione, nonostante il fatto che il costo dei prodotti importati sia soggetto a fluttuazioni valutarie e dei tassi di cambio. Questo, secondo la Commissione Ue, può scoraggiare le vendite di prodotti agricoli e alimentari importati a vantaggio dei prodotti nazionali.
In Romania, la grande distribuzione è obbligata ad acquistare almeno il 51% dei prodotti agroalimentari da produttori locali e a promuoverli, vedendo così limitata la propria libertà di scelta commerciale su quali prodotti offrire ai clienti.
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Secondo le norme Ue, queste restrizioni sono ammesse solo quando esiste la necessità giustificata di tutelare un interesse pubblico prevalente, come la tutela della salute pubblica, e non sia possibile adottare misure meno restrittive. In questo caso, invece, secondo la Commissione Ue, le leggi adottate da Romania e Ungheria non sono giustificate e proporzionate. Ora le autorità dei due paesi hanno due mesi di tempo per rispondere alla lettera di messa in mora della Commissione europea.
Come riferisce il sito Economica.net, le commissioni agricoltura e affari europei del Senato rumeno hanno costituito un gruppo di lavoro con i rappresentanti del mondo economico, per modificare la legge, elaborando una proposta entro un mese.
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