Secondo uno studio del Parlamento Europeo del marzo 2009, i prodotti alimentari dal dettaglio alla produzione rincarano di cinque volte. Gli elementi che concorrono a questa lievitazione sono diversi. Se alcuni fattori della filiera sono giustificati, come ad esempio la raccolta della materia prima, il confezionamento, la lavorazione industriale, la pubblicità, la distribuzione e l’Iva, altri lo sono un pò meno. Come nel caso del pane, dove l’incremento è di + 1828%, come viene evidenziato in questo confronto divulgato ieri da Coldiretti.

 

 

INCREMENTO DEI PREZZI DEI PRODOTTI ALIMENTARI DAL CAMPO ALLA TAVOLA

pesche da 0,31 a 1,75 €/kg = + 465%
uva da 0,47 a 2 €/kg = + 326%
lattuga da 0,26 a 1,6 €/kg = + 515%
carote da 0,10 a 1,2 €/kg = + 1100%
pasta (grano duro) da 0,20 a 1,4 €/kg = + 400%
pane (grano tenero) da 0,14 a 2,7 €/kg = + 1828%
latte fresco da 0,30 a 1,35 €/l = + 350%

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati ISMEA e SMS Consumatori ad agosto 2009

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