grappolo di pomodorini san marzano

pomodoro sfruttamento aziendaLe infezioni veicolate da frutta e verdura sono in aumento, almeno negli Stati Uniti. Compici il riscaldamento globale e le filiere industriali di dimensioni sempre maggiori, secondo i Centers for Disease Control and Prevention i focolai di infezioni da Salmonella causati da pomodori sono aumentati in intensità e in frequenza, hanno sovente colpito centinaia di persone, e ne hanno uccise decine, mentre frutta e verdura fresca sono state responsabili di più di un quinto del totale delle epidemie da Escherichia coli negli ultimi vent’anni. 

Per cercare di contenere il rischio, di solito i vegetali vengono lavati dopo la raccolta con prodotti a base di cloro: una pratica costosa e non esente, a sua volta, da rischi, sia per l’ambiente che per i lavoratori. Per questo motivo potrebbe avere i giorni contati. I ricercatori dell’Università della Georgia hanno infatti dimostrato che una miscela di composti non clorurati si può somministrare subito prima del raccolto, e quindi in modo molto più semplice, ottenendo risultati superiori a quelli delle procedure e dei prodotti tradizionali. Le sostanze in questione sono l’SDS o sodio dodecil solfato (un detergente usatissimo), e l’acido levulinico (uno dei composti chiave della chimica verde, che si ottiene dalla cellulosa e che è usato in cosmetica, nell’industria farmaceutica e in quella alimentare e come intermedio per molte altre reazioni), già approvati da anni come additivi alimentari.

pomodori
La miscela di SDS e acido levulinico riduce la carica batterica presente sui pomodori e quindi il rischio di infezioni alimentari

Come riferito su Food Control, l’idea è venuta da alcune pubblicazioni precedenti nelle quali entrambe le sostanze avevano mostrato, sulla lattuga romana (uno dei grandi vettori di infezioni negli USA), di essere efficaci nella disinfezione post raccolto contro l’Escherichia coli e la Salmonella, senza comprometterne la qualità. Questa volta si è deciso di esaminarne l’effetto sui pomodori. 

A tale scopo, dopo una serie di test preliminari in serra, le piante di pomodoro, sia in campo che in laboratorio, sono state contaminate con cinque ceppi di salmonelle, cinque di E. coli patogeno (che produce la tossina Shiga) e cinque di Listeria. Prima della raccolta, sono state trattate con SDS e acido levulinico, oppure con acqua o, ancora, con antibatterici al cloro. 

Alla fine, la carica batterica è risultata generalmente molto ridotta nei pomodori trattati con la miscela, sia rispetto a quella dei controlli condotti solo con acqua, sia a quelli in cui i pomodori erano stati irrorati con derivati del cloro; nel caso della Listeria, un batterio pericolosissimo, dopo il lavaggio non ce n’è più traccia. Inoltre, l’azione si esplica senza rilasciare nell’ambiente prodotti potenzialmente dannosi come quelli clorurati, e lo stesso trattamento si è rivelato efficace anche se usato con le procedure tradizionali post raccolto.

Oltre a essere molto attivo e più sostenibile rispetto ai germicidi classici, la miscela è anche più economica, sia perché i componenti non costano molto, sia perché la somministrazione pre-raccolto richiede molto meno lavoro.

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Eddy
Eddy
18 Settembre 2020 17:49

Nelle nostre vaste campagne dal nord al sud nei paesi e piccole cittadine continuano a mangiare i prodotti dei loro orti da secoli e nessuno e’ stato male basta lavare la frutta e le verdure come sempre si e’ fatto. Questi problemi oggi soo creati dalle enormi produzioni delle multinazionali americane olandesi africane asiatiche che per costare cosi poco usano veleni in Italia ancora per poco proibiti ed in piu’ la genetica che cambia la natura ed in piu i lunghi viaggi nelle enormi navi e le varie mani che passano prima di arrivare sui banchi dei vari supermercati. Ormai la massa crede nelle ingannevoli pubblicita’ e preferisce comprare dei finti pomodori piuttosto che i nostri prodotti tra i migliori e sani del mondo. Ma ormai non credo che ci sia piu speranza siamo in mano ad un cambiamento epocale dell’umanita
Ormai nelle grandi citta inquinate del mondo e dell’Italia i bambini non sanno piu nemmeno dove e come crescono le verdure la frutta gli animali al pascolo non esistono piu e poverini crescono senza anticorpi e l’umanita sara destinata a prendere vaccini e medicine sin da bambini e per tutta la vita. Vivremo sotto campane di vetro dominati dalle multinazionali

Stefania
Stefania
Reply to  Eddy
3 Ottobre 2020 09:12

Concordo con tutto quello che ha detto.
Aggiungo che basterebbe usare i microorganismi effettivi (batteri buoni) al posto di disinfettare sempre tutto e tutti, si eviterebbero fitofarmaci e si preserverebbe il microbiota presente sulla buccia dei frutti.
Ma evidentemente questo non è di interesse delle multinazionali e neanche della gente dormiente e intrisa di paure.

gianni
gianni
19 Settembre 2020 14:42

https://it.wikipedia.org/wiki/Laurilsolfato_di_sodio
Il laurilsolfato di sodio (o sodio laurilsolfato, sodio lauril solfato, sodio dodecilsolfato, dodecilsolfato di sodio, SLS, SDS) è un tensioattivo usato in molte famiglie di prodotti come dentifrici, shampoo, schiuma da barba e bolle di sapone grazie al suo effetto schiumogeno.

http://www.georgofili.info/contenuti/pericoli-dalle-verdure-crude/6749
“””””Altrettanto varie sono le fonti di contaminazione primaria degli alimenti vegetali, ma una particolare importanza hanno l’uso di acque d’irrigazione inquinate e l’impiego di concimi organici, quando la loro fermentazione e compostaggio non è stato compiuto in modo corretto, senza dimenticare il ruolo degli uccelli e delle loro deiezioni. Dopo la raccolta dei vegetali, che non possono ritenersi sterili, importanti sono la temperatura e la durata di conservazione che permettono una moltiplicazione batterica che porta a cariche batteriche pericolose,”””””””

Quindi per sdrammatizzare si potrebbe dire che gli statunitensi potranno lavarsi i denti dopo il pranzo con le bucce e i resti dei pomodori…….ma dovranno stare attenti ad usare acqua purificata perchè il livello delle acque superficiali deve essere veramente scadente a causa soprattutto di vicinanza con diffusi allevamenti intensivi.

Claudio Costerni
Claudio Costerni
3 Ottobre 2020 18:52

“Compici il riscaldamento globale e le filiere industriali…”