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In tempo reale è possibile vedere a quanto ammonta la macellazione degli animali da allevato. I dati sono ottenuti grazie alle statistiche della FAO per il 2011

In testa alla classifica di Poodwaddle un sito che in tempo reale presenta i dati  sulla produzione di cibo,  sulla macellazione  di animali da reddito e altre informazioni su ambiente , mortalità …  – ci sono i polli. Il sistema di calcolo è basato sulle statistiche FAO del 2011 e permette di ottenere stime affidabili riferiti a uno spazio temporale preciso (ora, giorno, settimana, mese, anno).

 

Collegandosi al sito è possibile rendersi conto non solo della quantità di animali, o di prodotti alimentari come il latte e i cereali che si consumano in tempo reale, ma anche della velocità con cui si aggiornano i  numeri. A prima vista il sistema fa quasi sorridere, ma dietro alla tabella in continuo movimento si nascondono dati impressionanti sul consumo di carne e di cibo. In un secondo gli animali macellati raggiungono quota 2000, le anatre sono un  centinaio, 60 i maiali e una ventina le pecore.

 

 

Un  approfondimento interessante sulle tecniche di allevamento industriale si trova nella relazione annuale dell’atlante della carneMeat Atlas –  pubblicata nel 2013 e nel 2014 (in inglese e in tedesco) dalla Heinrich Böll Foundation di Berlino e dall’associazione Friends of the Earth Europe di Brussels, dedicata. L’atlante ha lo scopo di informare i consumatori sulle conseguenze che il consumo di carne determina su fattori come: la  povertà globale, il cambiamento climatico, il benessere animale, la biodiversità e la migrazione dei lavoratori.

 

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Entro il 2020 verranno prodotte nel mondo 124 milioni di tonnellate di pollame pari a un incremento del 25% rispetto al 2010

Neltesto si dice che entro il 2020 verranno prodotte nel mondo 124 milioni di tonnellate di pollame, pari a un incremento del 25% rispetto al 2010. Il primato di questa crescita spetta alla Cina con un aumento della produzione pari al 37%, seguito dal Brasile con un 28% di incremento sempre in dieci anni. Stati Uniti ed Europa invece avranno un aumento più limitato, pari rispettivamente al 16% e al 4%. L’Asia resta la capofila per la produzione di polli, e si prevede da qui al 2050 un incremento nei consumi di circa sette volte. L’amento della richiesta interesserà soprattutto l’India, che passerà da 1,05 a 9,92 milioni di tonnellate l’anno. Nella mappa riportata in fondo all’articolo è possibile farsi un’idea dei kg di pollo consumati a persona nel 2012: in Europa consumiamo quasi 24 kg del volatile a testa. In Italia i dati a disposizione provengono dalla Unione Nazionale Avicoltura e parlano di 12 Kg pro capite per l’anno 2011, mentre nel 1968 se ne consumavano 7 kg. In Italia la crescita nel consumo ha subìto un calo nel 2005 per i timori sull’aviaria.

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Maria Rosaria
Maria Rosaria
6 Marzo 2014 16:55

RIVINCITA? come se i polli fossero contenti di essere le bestie ammazzate in maggior numero.

– commento ironico, chiaramente –

roberta
roberta
11 Marzo 2014 12:05

temo che il titolo non volesse essere assolutamente ironico.

marco
marco
13 Marzo 2014 10:18

qualcuno ha letto l’articolo MEAT ATLAS? c’è una parte dell’articolo in cui si evidenzia “European sales of antimicrobial agents for food-producing animals”

Quantità di antibiotici venduti/utilizzati nella produzione
“Sales in milligrams per kilogram of meat stock
biomass, 2011, including horses”

In europa, l’Italia pare che è al secondo posto purtroppo! 370milligrammi per kilo!!