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bottiglie di plastica PET spiaggiaBasta confezioni in plastica usa e getta. È l’appello lanciato dall’associazione ambientalista Greenpeace alle grandi multinazionali del cibo (e non solo) come Coca-Cola, Pepsi, Nestlé, Unilever, Starbucks, Procter & Gamble e McDonald’s a cui si chiede di abbandonare l’uso di plastica monouso e utilizzare alternative più sostenibili per confezionare i propri prodotti.

Solo in Europa, ogni anno si producono 25 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, di cui in media solo il 30% viene riciclato. L’Italia fa meglio, ma il 30% dei materiali plastici finisce ancora in discarica (31%), negli inceneritori (39%) o peggio nei mari. Si stima che ogni anno negli oceani vengano riversate tra le 150 mila e le 500 mila tonnellate di plastica, equivalente, secondo Greenpeace a un camion di rifiuti ogni minuto.

Di fronte a queste cifre spaventose, appare sempre più chiaro che il riciclo – che rimane una pratica fondamentale – non può essere l’unica misura da adottare per fermare la trasformazione degli oceani (e non solo) in enormi discariche a cielo aperto. Non è più possibile, secondo Greenpeace, scaricare tutta la responsabilità della salvaguardia dell’ambiente sui consumatori, ma deve essere condivisa con chi la plastica “continua a produrla, venderla e utilizzarla, anche se non necessaria.”

Per firmare la petizione di Greenpeace e chiedere alle grandi aziende di smettere di vendere prodotti, confezioni e imballaggi in plastica usa e getta clicca qui.

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