Bocciata l’etichetta Usa sull’origine della carne da parte dell’Omc. Secondo Messico e Canada sono richieste troppe informazioni che penalizzano il libero commercio
Bocciata l’etichetta Usa sull’origine della carne da parte dell’Omc. Secondo Messico e Canada sono richieste troppe informazioni che penalizzano il libero commercio
Redazione 4 Novembre 2014L’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) ha bocciato la legislazione Usa che impone di indicare sull’etichetta della carne di manzo e di maiale il Paese dove gli animali sono nati, allevati e macellati. Accogliendo il ricorso di Canada e Messico, il comitato di esperti dell’Omc ha ritenuto che la normativa statunitense penalizzasse il libero commercio, aggravando di costi la carne importata e risultasse quindi una norma protezionista. La legge Usa è in vigore dal 2008 ed è stata modificata nel 2013, in senso ancora più restrittivo, secondo l’Omc.
Se gli Stati Uniti non modificheranno la loro legislazione, Canada e Messico chiederanno all’Omc l’autorizzazione ad attuare ritorsioni commerciali nei confronti delle esportazioni Usa.
L’industria statunitense della carne ha chiesto al governo di Washington di evitare questo rischio, cambiando subito la legislazione secondo le indicazioni dell’Omc. Secondo gli industriali i consumatori non verranno danneggiati, perché le norme sull’importazione della carne ne garantiscono la sicurezza. Per essere più convincenti è stato realizzato un sito, in cui si ipotizzano i danni economici per ogni Stato di un’eventuale ritorsione commerciale da parte di Canada e Messico.
Beniamino Bonardi
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E’ bello vedere che noi siamo qui a combattere per cercare di introdurre tutte quelle informazioni su tutte le carni e loro invece sono costretti a toglierli.
Meno male che c’è l’OMC. In senso ironico chiaramente.
la stessa cosa possiamo presumere accadrà in Europa qualora passi il TTIP…
Spero veramente di no, perchè questo è davvero lesivo nei confronti non solo dei consumatori, ma del diritto di uno Stato di imporre le sue leggi.
Se vuoi il commercio in un paese devi rispettare le sue regole.
Una decisione infausta e inquietante quella del WTO …
Secondo me la dimostrazione di come le organizzazioni internazionali siano succubi, direttamente o indirettamente, delle grandi multinazionali; e non delle volontà dei popoli espresse dai loro parlamenti.
Ecco le argomentazioni faziose dei commercianti! Dovessero venderci cianuro ce ne decanterebbero tutte le virtù e ovviamente eccoli a dissertare come un mancato obbligo di trasparenza non sia un danno all’acquirente perché ci sono controlli a monte. Per dimostrare una cosa del genere ci vorrebbe un gran sofista a parlare, data l’ovvietà del contrario e…un suddito o un integralista religioso ad ascoltare. Perché? Perché fidarsi di qualcosa che non viene nemmeno riportato in etichetta è appunto un atto di fede.
…però mi rimangio tutto se la tracciabilità viene imposta negli USA solo alla carne estera!