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Gli odori molesti costituiscono reato secondo la Corte di Cassazione

Gli odori di cucina molesti costituiscono reato, secondo la Corte di Cassazione. Il caso giurisprudenziale può innescare nuovi procedimenti, che gli operatori della ristorazione collettiva, “fast food” e “take away” faranno bene a considerare in via preventiva. Il giudizio è nato da una storia che pare quasi una barzelletta. Un condomino che vive al terzo piano di una casa a Monfalcone, denuncia il vicino del pian terreno per “getto pericoloso di cose”. Riferendo l’insopportabile fastidio legato alle “emissioni olfattive moleste” della sua cucina abitativa.

Da un ricorso all’altro, la lite tra vicini è passata per il giudice d’appello triestino, fino alla Suprema Corte a Roma. E si è definita con l’assoluzione del cuoco, poiché i tempi della giustizia in Italia sono biblici e il reato si è prescritto nelle more del giudizio.

Sarà più facile ora denunciare gli esercenti che non badano alla manutenzione delle cappe aspiranti

L’aspetto interessante della storia è però la  pronuncia del giudice di legittimità quando equipara le “emissioni olfattive moleste” ad altre ipotesi di “getto pericoloso di cose”. (1) Senza badare al fatto che l’imputato non gestisse una trattoria, ma solo la cucina di casa propria. Vale altresì la pena di sottolineare che il giudice ha ritenuto le dichiarazioni della persona offesa – in quanto precise e concordanti – idonee a dimostrare l’esistenza dei fatti. Escludendo così la necessità di una perizia legale ai fini istruttori.

In conclusione, sarà più facile ora denunciare non tanto gli abitanti degli appartamenti attigui, ma piuttosto quegli esercenti che non badano alla manutenzione delle cappe aspiranti e ammorbano l’aria con odori molesti di cucina e di fritto. Non c’è da attendersi che tali denunce abbiano effettivo seguito, né riporre speranze in pronunce definitive di condanna. Ma potranno in ogni caso contribuire alla responsabilizzazione degli operatori poco rispettosi del vicinato. Non fosse altro, costringendoli a rivolgersi a un avvocato.

Per approfondire, si veda questo articolo.

Note:

(1) Il getto pericoloso di cose ricorre invece tradizionalmente, tra vicini astiosi, con lancio di acqua, sigarette o altri oggetti dal balcone.

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DONATELLA
DONATELLA
15 Aprile 2017 15:41

tutto molto interessante, ma a chi va fatta la denuncia? grazie