Il 54% degli adulti dei 35 paesi dell’Ocse è in sovrappeso, compreso il 19% che è obeso. Quattro paesi hanno un tasso di obesità superiore al 30%: Ungheria, Nuova Zelanda, Messico e Stati Uniti. In Europa occidentale, il paese più obeso è la Gran Bretagna, che registra un tasso del 26,9%, con un aumento del 92% rispetto al 1990. Una situazione che ha indotto il direttore del Servizio sanitario nazionale inglese (NHS England) a lanciare un avvertimento: il continuo aumento dell’obesità può portare il Servizio alla bancarotta.
Come riferisce il Guardian, il National Obesity Forum ricorda che negli ultimi 30 anni i vari governi inglesi non hanno fatto nulla. Non solo, dieci anni fa un rapporto di un dipartimento governativo avvertì che il paese si stava incamminando silenziosamente verso l’obesità, ma nessun ministro ha fatto qualcosa, allora o dopo. L’organizzazione britannica definisce “patetico” il tentativo di Theresa May di contrastare la previsione che indica come nel 2050 l’obesità colpirà la metà della popolazione, affidandosi a impegni volontari dell’industria alimentare e delle bevande, senza porre alcuna restrizione al cibo spazzatura e alla pubblicità.
Per quanto riguarda l’Italia, il rapporto dell’Ocse Health at a Glance 2017, basato su dati del 2015, vede il nostro paese quart’ultimo su 35, con il 35,3% degli adulti in sovrappeso, compreso il 9,8% di obesi, che nel 1990 erano circa il 7%. Negli ultimi anni il tasso di obesità in Italia si è stabilizzato.
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