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Nel Regno Unito le infezioni di origine alimentare sono più del doppio rispetto a una decina di anni fa, e hanno ormai raggiunto la ragguardevole cifra di 2,4 milioni di casi ogni anno, contro il milione del 2009. Lo riferisce la Food Standards Agency in una serie di documenti appena pubblicati, tra i quali spicca uno studio lungo cinque anni relativo al norovirus. In particolare, infatti, sarebbero da attribuire a questo virus oltre 380 mila casi di disturbi gastrointestinali, quando nel 2009 le infezioni da norovirus erano state “solo” 73 mila.

L’abitudine a mangiare fuori casa avrebbe causato il 37% di tutte le infezioni da norovirus, il cibo take away ne avrebbe originato un altro 26%, la lattuga il 30%, seguita a distanza dai lamponi (4%) e dalle ostriche (3%). Ma il rischio di ammalarsi cambia a seconda del tipo di alimenti: se per la lattuga è di un’infezione ogni 15 mila porzioni (che la stessa persona “media” impiega 40 anni a mangiare), per i lamponi è di uno ogni 12 mila, per i pasti take away è di uno ogni 2 mila e per le ostriche è di uno ogni 160. Quindi molto dipende dalle scelte e dalle abitudini.

ostriche molluschi pesce
Anche se lattuga e take away causano più di metà dei casi, il rischio più alto è legato al consumo di ostriche

Secondo gli estensori del rapporto, questo non significa però che più persone si ammalano di malattie gastrointestinali rispetto al passato. La differenza sarebbe dovuta, in gran parte, al fatto che negli ultimi anni sono state introdotte molte modifiche al sistema di rilevazione, e per questo oggi le infezioni alimentari vengono riconosciute prima e meglio.

Ma restano elementi di preoccupazione, e numeri di questo tipo pongono pesanti interrogativi sulla catena dei controlli igienici nei ristoranti e nei locali nei quali si prepara il cibo pronto, così come nei centri dove vengono prodotti gli alimenti, che probabilmente dovrebbero essere sottoposti a verifiche molto più accurate. Lo ha dimostrato, tra l’altro, il caso di sei decessi da Listeria verificatisi nei mesi scorsi e causati da sandwich acquistati in ospedale del servizio sanitario nazionale.

Il grande protagonista, comunque, nel Regno Unito come in molti altri paesi, è il cibo da asporto via app, che oggi vale 4,2 miliardi di sterline all’anno grazie ai 22,5 milioni di utenti abbonati: per questo garantire la sicurezza è un obbiettivo di primaria importanza.

In proposito, gli autori non hanno particolari raccomandazioni per il pubblico, a parte l’invito a lavare sempre tutto con cura, soprattutto nel caso di cibi crudi. Lo stesso invito a rispettare scrupolosamente le regole igieniche è rivolto a ristoranti e negozi, in attesa che vengano definite e attivare procedure di produzione e poi di controllo più stringenti e uniformi.

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