Ha fatto velocemente il giro della rete la notizia, diffusa dal quotidiano La Verità, dell’azienda di cioccolato Lavoratti 1938, con sede a Varazze (SV) e rilevata nel 2020 dal conduttore televisivo Fabio Fazio, sanzionata per quasi 100 mila euro a seguito di irregolarità nelle etichette di alcuni prodotti. La società ha pagato una multa per errori rilevati nell’etichettatura relativa all’origine delle nocciole del Piemonte e del pistacchio di Bronte. Tuttavia, alla luce dei fatti e del numero limitato di pezzi coinvolti, la notizia sembra il frutto di un attacco mirato, come riferiscono fonti aziendali.
Irregolarità formali
La notizia risale al 23 febbraio 2024, quando i Carabinieri del Comando Tutela Agroalimentare, dopo un sopralluogo nello stabilimento, hanno redatto un verbale. L’azienda ha saldato la multa 10 giorni dopo con una riduzione del 30%, come previsto. La sanzione riguarda la dicitura in etichetta della “Nocciola Tonda di Giffoni IGP”, ritenuta non conforme, sebbene un parere rilasciato dallo Sportello Etichettatura della Camera di Commercio di Torino (un ente molto qualificato presente solo in alcune Camere di commercio, adibito alla verifica delle etichette dei prodotti per le aziende alimentari) ne abbia validato il testo. In ogni caso l’azienda ha modificato l’etichetta, su cui adesso compare la scritta “Nocciola del Piemonte IGP”.
Per quanto riguarda l’irregolarità relativa al pistacchio, dai verbali emerge il sequestro di 1.200 confezioni (per un totale di circa 150 kg). In realtà, le irregolarità per aver utilizzato erroneamente pistacchio siciliano non Dop riguardano solo su 44 tavolette di cioccolato e 62 vasetti di crema (su una produzione di migliaia di pezzi controllata in modo meticoloso dai carabinieri). In questi 106 prodotti non è stato utilizzato pistacchio siciliano di Bronte, perché, scrive l’azienda, “si trattava di una piccola partita acquistata per prove tecniche”. Lavoratti 1938 precisa che il pistacchio di Bronte certificato DOP si utilizza in tutte le produzioni e i controlli meticoloso fatti dai Carabinieri lo hanno confermato.
Relativamente al Sale Marino di Trapani, l’azienda ribadisce che tutto il sale acquistato e impiegato nelle lavorazioni è correttamente Sale Marino di Trapani IGP. Questa realtà non traspare dalle notizie e dai titoli degli articoli in rete, focalizzati sul ruolo di Fabio Fazio più che sulla reale portata del fatto, che può essere configurato fra le non conformità di scarso rilievo.
La precisazione del Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino
Lo Sportello Etichettatura e Sicurezza Prodotti è un servizio di primo orientamento del Laboratorio Chimico di Torino – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Torino – rivolto alle imprese e realizzato in collaborazione con il sistema camerale nazionale. Si precisa che la risposta data all’impresa non è stata formulata dalla Camera di Commercio di Torino, come invece scritto nell’articolo.
Il servizio viene erogato attraverso il sito “Portale Etichettatura e Sicurezza Prodotti”, piattaforma sulla quale le imprese registrate, previa autorizzazione della CCIAA di riferimento, possono inoltrare il loro quesito specifico o caricare la loro etichetta per ricevere un commento. Il servizio può essere erogato con risposta scritta oppure con un appuntamento online.
La finalità del servizio è aiutare le imprese, supportandole nella conoscenza e nell’interpretazione delle normative, in modo che le etichette dei prodotti siano quanto più possibile in linea con le disposizioni regolatorie.
Un ulteriore supporto riguarda il commento alle etichette, attività che si concretizza nella segnalazione di eventuali errori (es. diciture, regole di arrotondamento dei valori nutrizionali, etc.) e/o informazioni mancanti, oppure nel suggerire degli approfondimenti per l’utilizzo di determinate indicazioni, segnalando le norme di riferimento a cui è necessario attenersi.
Il “commento all’etichetta” non si traduce in un giudizio di conformità o una validazione della stessa, dei suoi testi o della grafica, ma si tratta di un supporto erogato all’impresa a partire da un caso specifico e concreto. La correttezza e la veridicità delle informazioni sono, come previsto dalla legge, in capo all’OSA che commercializza il prodotto.
Al fine di evitare qualunque tipo di fraintendimento relativo alle finalità dello Sportello Etichettatura, pur precisando sul sito il perimetro entro il quale il servizio può supportare le imprese, in tutte le risposte viene indicato che i riscontri forniti si basano sui dati forniti dall’azienda, responsabile della loro veridicità e completezza. Le indicazioni fornite rappresentano dei suggerimenti operativi e spunti per il miglioramento del contenuto informativo dell’etichetta del prodotto in questione, ma non costituiscono in alcun modo un “visto si stampi” o una validazione, né hanno valore di legge.
Salvatore Capozzolo, Responsabile Settore Progettualità Sistema Camerale Ufficio Comunicazione e Relazioni Esterne, Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino
© Riproduzione riservata. Foto: Lavoratti
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
La solita disinformazione proveniente dalla manipolazione di matrice ideologica esercitata da sempre dalla (non) “Verità”. La pluralità dell’informazione è il sale della democrazia ma quando è troppo sbilanciata, non viene più voglia di difenderla.
Non mi piace come persona perché è il post Vespa, quindi il peggio del peggio, ma attaccare tanto per farlo non ha senso. Chi sbaglia deve pagare senza mettere in mezzo la politica.
La Verità di vero ha solo il titolo. Urlano non notizie per darsi visibilità. Forse l’intervento è stato fatto con solerzia. Ma è lo spirito dei tempi, visto che appendere uno striscione inneggiante alla resistenza provoca l’intervento di due pattuglie di polizia con annessa identificazione di chi ha osato tanto.
CENTOMILA euro di multa non mi pare poco.