La ministra tedesca dell’Ambiente, Barbara Hendricks, ha emanato una direttiva, pubblicata dal quotidiano tedesco Bild, che stabilisce in occasione di incontri ufficiali del suo ministero, la preparazione di un menu rigorosamente vegetariano. Esclusi dalla lista anche derivati di carne e pesce. Non solo, gli alimenti dovranno provenire dall’agricoltura biologica, frutta e verdura dovranno essere di stagione e raccolti nella regione , utilizzando le vie di trasporto più brevi. Inoltre, dovranno essere preferiti i prodotti del commercio equo-solidale.
“Vogliamo mettere in pratica ciò che predichiamo, è una questione di credibilità”, ha detto Michael Schroeren, portavoce della ministra, che ha ricordato l’impatto sull’ambiente, in termini di emissioni di gas serra, degli allevamenti di animali.
La decisione della ministra socialdemocratica dell’Ambiente è stata criticata dal collega dell’Agricoltura, il cristiano democratico Christian Schmidt, che ha ribattuto di credere “nella diversità e nella libertà di scelta, non in uno Stato bambinaia e nell’ideologia”, sottolineando che “la carne e il pesce fanno parte di un’alimentazione equilibrata”.
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hahaha, questa scaramuccia in seno al governo Merkel è davvero divertente. comunque, trovo interessante, anche se opinabile, la presa di posizione della ministra all’ambiente. più che altro, penso sia utile che se ne parli e si condividano con tutti le motivazioni alla base di certe scelte, per alimentare un dibattito pubblico ed una presa di coscienza generale.
In linea di massima e’ vero, la libertà di scelta deve contare.
Ma come si fa se l’informazione è prevalentemente carnivora ?
Quanti sanno che il consumo di a carne è il maggior responsabile dell’effetto serra?
Sono d’accordo al 100% con le parole del ministro dell’agricoltura: lo Stato non può essere una bambinaia e soprattutto è mostruoso se cerca di imporre una qualsiasi ideologia.
Ci va il rispetto per la libertà di scelta di chi ha scelto di alimentarsi in un certo modo (tra l’altro nessuna dieta è automaticamente equilibrata, né quella normale onnivora né quella vegetariana né quella vegana: l’equilibrio si ha solo bilanciando correttamente alimenti e nutrienti), certo non imponendo le proprie scelte agli altri. Oltretutto devo ancora conoscerne di vegani e vegetariani che si privano di carne e derivati animali per ragioni ambientaliste: la stragrande maggioranza lo sono per motivi ideologici (animalismo, o meglio patosensibilità verso gli animali).
Anche proporre una dieta che include carne è una scelta e quindi sottesa a “un’ideologia” come Lei la definisce. Inoltre anche l’ambientalismo è un’ideologia. Non vedo perché allora non scagliarsi contro tutti gli altri ministeri (che saranno decine) e decidono senza troppe riflessioni cosa servire ai propri ospiti. Io credo invece che la scelta del ministero dell’ambiente sia coerente con gli obbiettivi dello stesso, visto che proporrà un menù con un impatto sull’ambiente minore perché oltre che vegetariano è anche biologico e a km zero. forse se il ministero dell’agricoltura fosse guidato da persone un po’ più lungimiranti avrebbe colto il lato positivo di questa proposta e l’avrebbe supportata grazie agli agricoltori tedeschi. O forse è meglio servire a prescindere salmone di allevamento?
Solo effetto serra? E i miliardi di Animali uccisi inutilmente?