L’ordine dei medici di Roma si scaglia contro Mediaset, RTI e Barbara D’Urso. Il motivo? La “Filosofia Alimentare®”, ovvero il metodo inventato dal controverso farmacista Alberico Lemme, che promette dimagrimenti notevoli in poco tempo. Il regime non prevede attività fisica e nemmeno restrizioni nella quantità dei cibi, perché il suo inventore ritiene le calorie un concetto superato. La dieta ha trovato una nutrita schiera di pazienti – anche VIP – pur non avendo alcuna base scientifica comprovata. Lemme frequenta spesso il salotto di “Domenica Live”, programma in onda su Mediaset condotto da Barbara D’Urso, e grazie a questa vetrina ha raccolto una nutrita schiera di fan. L’Ordine dei medici di Roma ricorda come le cosiddette “popular diets” non hanno nessuna efficacia nella risoluzione degli aspetti patologici del sovrappeso e dell’obesità, al contrario di quanto avviene riducendo le calorie e facendo attività fisica. L’ordine accusa, inoltre, il famacista di “veicolare un’informazione sanitaria equivoca e ingannevole, non priva anche di aspetti commerciali o di interessi personali”.
Proprio perché il regime dietetico di sua invenzione non ha passato il vaglio della comunità scientifica, Giuseppe Lavra, presidente dell’Ordine dei medici di Roma, ritiene che la condotta di Lemme sia «fortemente criticabile e censurabile sotto molteplici profili». «Nel contesto mediatico – avverte Lavra – non devono trovare ingresso professionisti improvvisati che possono mettere a repentaglio la sicurezza dei pazienti. Un professionista, rispettoso dei principi etici e deontologici, non può divulgare notizie su avanzamenti nella ricerca biomedica o su innovazioni in campo sanitario non ancora validate e accreditate dal punto di vista scientifico e deve evitare di pubblicizzare, anche indirettamente, la sua attività professionale o promuovere le prestazioni sanitarie da lui eseguite . Tali precetti deontologici, dettati in primo luogo a garanzia della sicurezza dei cittadini utenti, risultano palesemente violati dal dott.Lemme».
Per contrastare il “fenomeno Lemme”, l’ordine ha annunciato di voler intraprendere iniziative per verificare eventuali illeciti civili, penali e deontologici a carico del farmacista e chiede l’intervento dei Carabinieri del Nas e della Procura della Repubblica. Una delle ipotesi dell’ordine è che si possa configurare il reato di esercizio abusivo di professione: infatti l’elaborazione di diete è consentita, con i dovuti distinguo, a medici dietologi, dietisti e biologi nutrizionisti. Infine i medici romani si appellano all’ordine dei farmacisti e all’Antitrust, affinché verifichino eventuali violazioni del codice deontologico, e al Ministero della salute, che ha il potere di intervenire sui media qualora vengano diffuse informazioni di carattere medico scorrette. Lemme a seguito della convocazione dell’Ordine dei farmacisti ha affermato nel corso di una puntata del programma Domenica Live di non essere un truffatore.
Anche l’Adi, l’associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, si unisce all’Ordine dei medici di Roma nella denuncia delle diete alla moda senza alcuna base scientifica pubblicizzate da programmi televisivi, ricordando come la dieta debba essere considerata una terapia e quindi richieda l’assistenza di uno specialista adeguatamente preparato e non da un “tuttologo”. Le popular diets, ricorda inoltre l’Adi, possono nascondere dietro a temporanei successi pericoli per la salute da non sottovalutare.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
L’Ordine dei medici invece di strombazzare ai quattro venti il loro punto di vista, se ha argomenti e potere dovrebbe agire direttamente sul diretto interessato bloccandone l’attività impropria.
Se l’Ordine volesse verificare l’efficacia del metodo, ormai arcinoto e diffuso da molti anni, avrebbe già dovuto farlo da tempo, anche per salvaguardare la credibilità degli specialisti dietologi e nutrizionisti, oscurati da un farmacista che rinnega i loro principi più basici.
Ezio. Essendo un FARMACISTA, l’ordine dei MEDICI puo’ poco per bloccarne l’attivita’ .
Casomai c’e’ da chiedersi, con tanti ciarlatani che in TV dicono di molto peggio in ogni campo dello scibile medico (a partire dai vaccini e dalle terapie “alternative”) e su reti RAI se la devono prendere proprio solo con questo soggetto
Maurizio, se un farmacista fa il dietologo e non è abilitato può essere bloccato sia dall’Ordine dei Farmacisti, sia dall’Ordine dei Medici, dei Dietologi, dei Biologi Nutrizionisti e via dicendo, per abuso di professione.
Poi sull’opportunità di farlo entrano in gioco altri fattori come la non ingerenza reciproca, ma queste sono questioni interne alla sanità nazionale e non credo ci sia volontà autolesionistica.
Ultimo aspetto da non sottovalutare è quello delle scienza assoluta, che ogni medico, farmacista, dietologo, biologo, nutrizionista, sa di non avere e la ricerca dei pionieri serve a tutti per fare verifiche delle conoscenze che ognuno ha sul funzionamento dell’essere vitale.
Perché siamo lontani dall’aver scoperto come funziona veramente, vista l’altissima incidenza di patologie degenerative che imperversano e che nonostante le terapie, sono in continuo e costante aumento.
Il populismo webete sta smantellando in poco tempo le grandissime conquiste ottenute negli ultimi due secoli dall’umanità grazie alle basi razionali, ripetibili e confrontabili del metodo scientifico. Il Mondo sta scivolando lentamente in un nuovo medio-evo di cialtroni e superstizioni, però condivise da tanti pollici.
E’ la stessa avvilente situazione per il glutine prezzolatamente spacciato in maniera subdola e antiscientifica per un tossico veleno…adesso anche per cani e gatti!!! Sembrava una barzelletta e invece tragicomici milionari investimenti pubblicitari strombazzano il gluten-free anche per gli animali domestici!!! Ci sarebbe da sghignazzare, ma la prospettiva è solo tragicamente triste.
da bambino mia madre mi preparava quasi quotidianamente la pastina glutinata !!! ora ho 78 anni e il glutine non mi ha ancora ucciso
Trovo condivisibile la posizione dell’Ordine dei Medici di Roma . In effetti la Conduttrice delle trasmissioni nelle quali il Dott. Lemme affermava di guarire sia il Diabete che in un prossimo futuro anche il Cancro , avrebbe dovuto chiedergli se aveva pubblicato articoli scientifici che avvalorassero tali affermazioni e nel caso su quali riviste scientifiche. Poiché il Dott. Lemme non ha alcuna pubblicazione a sostegno di quanto afferma questo avrebbe immediatamente svelato l’inganno perché solo di questo si tratta. Ritengo non solo deontologicamente censurabile ma sostanzialmente immorale diffondere messaggi che inducono speranze o prospettive di guarigione senza che queste abbiano alcuna base scientifica . Carpire la buona fece delle persone in questo modo a fini palesemente commerciali rappresenta un atto odioso e mi auguro sanzionabile . La conduttrice della trasmissione in mancanza di una chiara e ferma presa di posizione che dissoci se stessa e l’ Emittente televisiva è da considerare, a mio parere, correa di una truffa perpetrata ai danni dei Cittadini .
Gent. Michele non sono i conduttori televisivi, ne i giornalisti che fanno cronaca ed informazione più o meno approfondita a dover fermare i pionieri o i mistificatori della ricerca scientifica, ma in questo caso proprio lo stesso Ordine dei Medici, se ha argomenti validi per farlo, perché il potere non gli manca di certo.
E’ quindi poco comprensibile il confronto mediatico nemmeno diretto nel merito dell’Ordine, che ha strumenti appropriati e non sicuramente la diatriba mediatica con tanto di censura all’informazione.
Se ragioniamo sul fatto che se la prendono con il microfono invece che con la persona che parla, è proprio incomprensibile ed il dott. Lemme sta parlando al grande pubblico, con diversi microfoni da molti anni, ma nessuna istituzione ha avuto il coraggio ne argomenti per impedirglielo.
Io non sono tanto d’accordo con la presunta “dieta Lemme”in quanto tutto ciò che deve essere a disposizione dei pazienti come una dieta dev’essere prima approvato dalla letteratura scientifica altrimenti siamo tutti inventori di “questo e di quell’altro” e non è una cosa che si può accettare.Chi è laureato in Farmacia può occuparsi di alimenti e di biochimica attraverso ricerche sulla composizione bromatologica ( non diete che è differente) purchè il proprio lavoro venga pubblicato su riviste scientifiche ufficiali che avvalorano e approvano quanto sperimentato dal ricercatore in base a delle prove reali e non “discorsi” inutili.In quanto alle diete trovo assurdo con rispetto parlando che professionisti quali Biologi e dietisti possono,a vario titolo,occuparsi di diete e un farmacista non possa farlo.
Lemme non sarebbe mai diventato famoso se, in primis, non fosse stato invitato parecchie volte a “Porta a Porta”. Ora viene sfruttata la sua presenza mediatica da Mediaset ma Lemme è una creatura di Bruno Vespa, che come format ha sempre proposto un elemento commerciale della “diet industry” in contrapposizione al prof. Calabrese. In una sola apparizione a Porta a Porta una persona viene ascoltata da più di un milione di persone, molto più quanto un dietologo potrebbe fare in una vita intera di lavoro. Vespa non si è reso conto che in tale modo ha creato personaggi come Lemme, perdipiù con i soldi di noi taxpayer.
Sculati : Vespa non si è reso conto ??
A tutti : perchè non si protesta contro le trasmissioni a base di oroscopi sulle reti pubbliche ? Sul finanziamento pubblico dei trattamenti omeopatici ? v. ospedale di Pitigliano ,GR, in Toscana ?
L’ Ordine dei Medici dovrebbe svegliarsi, intervenendo non solo su Lemme, ma anche sulle centinaia di messaggi fuorvianti che imperversano in rete e in Rai Tv.Finchè si tratta di caffettiere, scope, aspirapolvere,ecc,passi. Ma con la salute non si deve scherzare. A parte l’Ordine, dovrebbero intervenire i dirigenti e i responsabili della Rai
Sono pienamente d’accordo, è grande come una casa la mancanza assoluta di strategie a lungo termine per preservare la salute fisica e mentale degli italiani, a partire dai bambini. Le voci sensate che, con poche parole, indicano la via migliore per il benessere, non interessano a chi vuole solo fare cassa! I nostri dirigenti, almeno RAI, tv pubblica pagata da noi, dovrebbero perseguire questo obiettivo, ma purtroppo questa è pura utopia!
Anche Calabrese si puo’ tranquillamente paragonare a Lemme, solo che e’ protetto
Non direi proprio dato che Calabrese é un medico e nutrizionista…Lemme é un FARMACISTA..il suo ordine dovrebbe dire qualcosa invece di tacere…
Vista la diffusione dei patentati abilitati per ogni specializzazione e la diffusione in continua crescita delle patologie anche e soprattutto degenerative, vorrei ricordare a tutti gli addetti ai lavori, che i risultati statisticamente significativi non sono verità assoluta, ma solo lo stato dell’arte finora raggiunto.
Quindi meno presunzioni, più umiltà e soprattutto più ricerca aperta, senza corporativismi autoprotettivi di risultati molto parziali, provvisori e sicuramente insufficienti.
Il dottor Calabrese è un medico ma è anche un FARMACISTA!!!!
La invito ad informarsi prima di commentare.
Purtroppo tutti o quasi gli ordini, compreso quello dei giornalisti, sono istituzioni corporative, volte principalmente a difendere gli associati piuttosto che a sanzionarli. A mio avviso andrebbero aboliti.
Credo che alla base ci sono i cittadini, che continuano a perdere i Valori della vita, il disinteresse alle cose utili, importanti, non ce n’è mai tempo ne voglia. le cose da vedere in televisione ne hanno sempre di tempo e voglia, credo che i programmi di pietà della durso, o le varie isole o le poste per te o … sono programmi visti dalla massa. Se viene organizzata una serata con esperti dietologi, o altro pochi saranno presenti. Abbiamo tanti problemi perchè non ci piace nemmeno affrontarli.
Il dottor Calabrese è medico specializzato in Scienza dell’alimentazione e credo che non sia anche farmacista.
RETTIFICO quanto scritto in precedenza alla data del 14 febbraio 2017 ore 10:05.
Dove stia il metodo scientifico di origine Galileiana di cui si parla, non ho proprio idea, oggi si possono correlare dati che non avrebbero tra di loro nessun significato se non quello di ottenere risultati già voluti in partenza o di farsi sovvenzionare le ricerche da entità che sono interessate a che i risultati si orientino nella direzione voluta. Qualche caso? Olio di palma, ricerche sul cancro provocato dal caffè e rischi correlati all’uso del sale (anni ’70) perché la lobby del tabacco e della carne erano più potenti. Vogliamo parlare della corruzione in campo farmaceutico sull’approvazione dei farmaci? o vogliamo parlare dell’efficacia delle diete ufficiali dei medici e dietologi, di cui non ho notizia diretta che siano servite ad altro che a rimpolpare le loro tasche.
Una domanda: perché una lobby (perché di nient’altro si tratta e lo si capisce anche dal modo di reagire che rivela implicitamente di non essere interessata alla salute pubblica ma al fatto che qualcuno porti via clienti) altrettanto se non più inefficace, solo perché si ammanta di scientifismo (falso, perché la pseudoscienza medica è una pseudoscienza, non rispondendo a nessuno dei requisiti galileiani per definirsi scienza, non ha modelli ripetibili, non è matematicamente definibile _ la statistica applicata alla medicina non è un modello matematico, ma uno strumento di osservazione -) deve potersi riservare aree di psicosi collettiva (il dimagrimento, le intolleranze, le allergie, il colesterolo, il dolore, la vaccinazione collettiva, etc.) su cui fare soldi, quando l’effetto placebo o altri metodologie che poggiano sulla consapevolezza personale sono molto più efficaci della maggior parte delle cure per la gran parte inutili se non dannose?
Ripetibilità e modello matematico? ma dove sono? O dove si fermano? Al giorno del saldo delle competenze del dietologo? E nei mesi successivi cosa succede di quella dieta? Può una dieta dirsi funzionante se poi c’è il ritorno elastico? allora vuol dire che anche questo processo non è ripetibile e non risponde ad un modello matematico, come non lo è la vita stessa (per fortuna) e la variabilità biologica.
Facile farsi spaventare dei vari Balanzone e diventare malati immaginari: è su ci che veramente si fonda la “scienza” medica della gran parte dei dotti di tale arte!
Un italia bisognerebbe anche concentrarsi subtutte quelle figure pseudo-nuttizionista eappresentate dal macellaio, il cuoco, il personal trainer che si inventano nutrizionisti ed opetano all’ombra della loro attività abusando della professione medica… dall’altra parte c’è la scienza che spesso si barrica dietro le ricerche pilotate (e finanziate) dalle multinazionali.