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Utilizzare antibiotici per uso umano nell’allevamento di bestiame favorisce la diffusione di ceppi batterici resistenti

Di fronte ai ripetuti avvertimenti del mondo scientifico, secondo cui il diffuso utilizzo di antibiotici nell’allevamento di animali diminuisce l’efficacia negli esseri umani, aumentando la resistenza ai farmaci,  McDonald’s negli Stati Uniti ha annunciato che entro due anni non utilizzerà più pollo allevato con antibiotici impiegati anche per l’uso umano. McDonald’s consentirà ai fornitori di usare in modo responsabile ionofori, che sono antibiotici non utilizzati per l’uomo. McDonald’s Usa ha anche deciso di aggiungere ai suoi menù, entro la fine dell’anno, latte scremato e latte al cioccolato senza grassi, proveniente solo da mucche allevate in stalle dove non si impiega l’ormone della crescita rBST.

 

Secondo i Centers for Disease Control and Prevention, negli Stati Uniti due milioni di persone vengono colpite da infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici e almeno 23.000 muoiono, mentre altri decessi sono legati a complicazioni. «Queste modifiche sono un passo avanti per soddisfare le aspettative dei nostri clienti – ha detto il presidente di McDonald’s Usa, Mike Andres – sottolineando che McDonald’s continuerà a valutare i propri alimenti e i propri menu per offrire sapore e  qualità». L’anno scorso, un’inchiesta dell’agenzia Reuters ha rivelato che alcuni dei maggiori produttori di pollame statunitensi somministrano regolarmente antibiotici agli animali, non solo quando sono ammalati. In questo modo si evitano problemi intestinali e un apparato digerente sano consente di far ingrassare i polli in minor tempo senza dover utilizzare quantità superiori di mangime.

 

Beniamino Bonardi

Riproduzione riservata

foto: istockphotos.com

 

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grazia
grazia
19 Marzo 2015 10:18

era ora…

Davide
Davide
19 Marzo 2015 22:21

Anche in italia c’è chi lo fa e li trovi nei supermercati ps non parlo di bio…