Rischialimentari.it è il nuovo sito a cura del Laboratorio comunicazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, dedicato a tutti gli aspetti della prevenzione dei rischi legati all’alimentazione. Sviluppato in collaborazione con il Ministero della Salute e del Focal Point dell’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare), il sito offre informazioni legate a tutte le fasi del maneggiamento del cibo, a partire dall’acquisto fino alla gestione degli avanzi, passando per il trasporto, la conservazione e la cottura. Gli approfondimenti organizzati per tematiche prendono in considerazione varie tipologie di rischi, come quelli biologici, chimici e fisici ma anche quelli legati ad allergie e intolleranze.
Il sito dell’IZSVe
Antonia Ricci, direttrice generale dell’Istituto, spiega che “il sito è stato creato con lo scopo di fare comunicazione sul rischio, e il suo obiettivo principale è quello di aiutare a prevenire le malattie alimentari. Negli ultimi 10-15 anni si è verificata una diminuzione degli episodi di malattie alimentari legate alla ristorazione collettiva e agli eventi che coinvolgevano molte persone. A questo è servito sicuramente il sistema dei controlli e gli sforzi che vengono messi in atto sia da parte del pubblico che dei produttori, sistema a cui abbiamo dedicato anche una sezione del sito”.
“Oggi le malattie alimentari sono più spesso legate alla preparazione domestica degli alimenti, quindi a tipologie di rischi molto difficili da intercettare da parte dei sistemi di controllo. La comunicazione del rischio, la formazione e l’informazione diventano così essenziali per ridurre questa fetta di malattie alimentari che sta diventando preponderante, ed è nel quadro della loro prevenzione che si vuole inserire il sito Rischialimentari.it”.
Informazione come arma contro le malattie alimentari
“L’unica strada per diminuire le malattie alimentari derivate da preparazioni domestiche è quella dell’informazione, che passa da messaggi chiari e comprensibili, rivolti a tutte le persone. Queste infatti possono colpire chiunque, benché possano risultare più gravi per alcune categorie di persone, tra cui i bambini. Su questo c’è spesso poca informazione, anche rivolta ai genitori, che sono responsabili della loro alimentazione; per esempio in questo periodo stiamo osservando diversi casi di malattie nei bambini sotto ai cinque anni dovuti all’ingestione di formaggi a brevissima stagionatura prodotti con latte crudo. Un’altra fascia a rischio sono le donne in gravidanza, che hanno necessità di alcune attenzioni in più nella scelta e nella preparazione degli alimenti.”
Le malattie alimentari e la gravidanza
Il sito inoltre nasce come sintesi della comunicazione fatta in passato dall’IZSVe su altri siti tematici, proponendosi di raccogliere tutte le informazioni riguardanti la sicurezza alimentare e di diventare un punto di riferimento sul tema. “Proprio su questo argomento l’IZSVe ha un sito specifico che si chiama alimentigravidanza.it, a cui si accede anche attraverso il sito Rischi Alimentari, proprio per fare chiarezza ed evitare problemi facilmente evitabili. Altre categorie a rischio sono gli anziani e le persone che hanno delle malattie intercorrenti. Per esempio le chemioterapie inducono una diminuzione delle difese immunitarie e quindi le persone che sono temporaneamente soggette a queste cure devono fare maggiore attenzione nel consumo, nella conservazione e nella gestione degli alimenti.”
Quali conseguenze?
Continua Ricci: “Le malattie alimentari nella maggior parte dei casi non hanno conseguenze gravi, ma sono spiacevoli e molto frequenti. D’altra parte è molto semplice prevenirle con dei comportamenti corretti, e quindi informarsi è un modo per proteggere se stessi e i propri cari.”
“L’invito quindi è quello di consultare questo sito, che è stato pensato per essere semplice e intuitivo. Su argomenti come la conservazione degli alimenti e la preparazione dei cibi si pensa di sapere tutto perché si tratta di pratiche quotidiane e consolidate, mentre invece porre attenzione a piccoli comportamenti sbagliati, cambia molto il livello di rischio. Dedicare un po’ di tempo per informarsi è semplice ed estremamente utile: si potrebbe inoltre scoprire qualcosa di nuovo, sia su questo sito che sugli altri siti dell’IZSVe linkati.”
© Riproduzione alimentare Foto: AdobeStock
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