Anche Leonardo DiCaprio si scaglia contro le coltivazioni di palma da olio che distruggono le foreste pluviali. In occasione della cerimonia di consegna dei premi del World Economic Forum di Davos (in Svizzera) l’attore ha condannato senza mezzi termini i responsabili dei cambiamenti climatici, tra cui in primis le industrie del carbone, del petrolio e del gas, il cui unico interesse è il profitto.
Da sempre DiCaprio è impegnato in diverse lotte per la difesa dell’ambiente e degli animali. Nel 1998 ha creato una fondazione che porta il suo nome e che si batte soprattutto per la protezione della biodiversità, degli oceani e delle terre vergini e contro i cambiamenti climatici. L’attore racconta di come abbia constatato in prima persona i danni che l’avidità delle grandi industrie hanno causato sull’ambiente e sulle persone: dai ghiacci dell’Artico che si sciolgono ai contadini indiani che si ritrovano senza raccolti.
Nel suo discorso l’attore ha fatto riferimento al Cop21, il recente incontro sul clima svoltosi a Parigi lo scorso dicembre, come un primo e fondamentale punto di partenza per la sopravvivenza e la salute del nostro pianeta. Leonardo DiCaprio si è scagliato contro il settore energetico mondiale che non solo contribuisce all’affossamento dell’equilibrio ambientale, ma che arriva addirittura a negare che sia un problema. Ribadisce l’importanza di lasciare i combustibili fossili lì dove si trovano: sotto terra. L’attore pensa che si tratti di una “dipendenza” che può essere superata grazie ai nuovi mezzi di cui disponiamo, tra cui nuove tecnologie e un reale impegno da parte delle aziende e dei governi. Un’inversione di rotta che sarebbe vantaggiosa anche dal punto di vista economico, visto che porterebbe nuovi posti di lavoro. Punto fondamentale per DiCaprio è la tutela degli ecosistemi, marini o terrestri, e della loro biodiversità e infatti ha annunciato che la sua fondazione sta disponendo 15 milioni di dollari per nuove sovvenzioni in supporto alla protezione dell’ambiente. Un esempio su tutti è rappresentato dal progetto per l’isola indonesiana di Sumatra, colpita da numerosi incendi dolosi, appiccati per favorire la deforestazione a vantaggio delle coltivazioni di palme da olio.
“Nel corso dell’ultimo anno, grandi incendi in tutta Sumatra hanno rilasciato più emissioni di carbonio ogni giorno di quanto abbia fatto tutta l’economia degli Stati Uniti quotidianamente. Nel tentativo di proteggere queste ultime foreste pluviali rimaste, vitali per il nostro pianeta, la nostra fondazione sta finanziando l’impegno a preservare 6,5 milioni di acri (oltre 2,5 milioni di ettari ndr), delle pratiche invasive e distruttive dell’industria dell’olio di palma. Sono in corso sforzi simili nelle foreste pluviali amazzoniche dell’Ecuador dove sosteniamo gli sforzi degli indigeni per fermare l’estrazione dilagante e distruttiva di petrolio che avvelena le loro terre e comunità”.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Fa bene al cuore vedere che personalità di spicco e grande visibiiltà come Di Caprio si espongono in prima persona, investendo anche il loro denaro. Questo fa onore a Leonardo, maggiormente perchè, pur non avendo figli, dimostra grande responsabilità verso la nostra Terra e i suoi abitanti del futuro.Mi auguro che altri lo imitino e finalmente il movimento mondiale per la salvaguardia del pianeta diventi inarrestabile e non più sottovalutato. Grazie anche a chi diffonde queste notizie, ricerche e campagne!
Di Caprio: Grande ammirazione per l’attore e grande stima per l’uomo.
Bravo DiCaprio riguardo le zone colpite dalla produzione dei palmisti; poco sveglio però riguardo il “cambiamento climatico” visto che non menziona la geoingegneria clandestina, la quale sta danneggiando il pianeta in maniera molto più intensa de ‘le industrie del carbone, del petrolio e del gas’ messe assieme.
Bravissimo DiCaprio.
Ma noi alieni venuti da Vega lo sappiamo bene…
Ci si dimentica spesso di dire che DiCaprio, e tanti altri “famosi”, sono anche
vegetariani o/e vegan.
Tanto che in pochi lo sanno.
Sembra quasi che sia lodevole l’impegno ambientale ,
mentre sia meno lodevole, anzi, meglio non parlarne perché è “disdicevole”,
citare anche le scelte alimentari e personali a favore di ambiente e animali.
Stiamo ancora a discutere dell’olio di palma.Siamo infarciti di prodotti a base di olio di palma ed è ormai comprovato che fa male alla salute ecnseguentemente all’ambiente!Ormai io leggo sempre le etichette sui prodotti alimentari e scarto tutti quelli che contengono genericamente grassi di origine vegetale.Dietro questa dicitura si nascondono i grassi saturi fra cui l’olio di palma è il rappresentante principale!Un grazie di cuore a Leonardo Dicaprio!